Siria. Aleppo, ucciso il clown che confortava i bambini sotto le bombe
Il post del fratello su Twitter con le foto di Anas al-Basha e i bimbi di Aleppo
È stato ucciso in un raid ad Aleppo, in Siria, l'attivista che, vestito da clown, portava il sorriso ai bambini traumatizzati della città assediata. Anas al-Basha aveva 24 anni e dirigeva il centro Spazio per la Speranza (Space for Hope). È morto martedì in un attacco missilistico, non è chiaro se del regime di Damasco o dell'alleato russo, sul quartiere assediato di Mashhad, il lato orientale della città. I genitori e il fratello avevano lasciato Aleppo la scorsa estate, ma lui aveva scelto di restare per portare un sorriso ai bambini sotto assedio. Lascia la moglie, che aveva sposato due mesi fa e che resta intrappolata ad Aleppo.
Il post del fratello su Facebook
"Anas aveva rifiutato di lasciare Aleppo e deciso di restare per continuare il suo lavoro di volontario aiutando i civili e portando doni ai bambini nelle strade per dare loro speranza" si legge nel messaggio postato dal fratello Mahmoud su Facebook. "Tutto quello che Anas voleva era dare felicità ai bambini di Aleppo. Anais non è un terrorista! È un membro attivo della società civile che lavorava giorno e notte per portare un sorriso ai bambini siriani. Viveva per far ridere i bambini e renderli felici nel posto più oscuro e pericoloso del mondo. Non sono riuscito a dargli l'ultimo saluto, anche la mia famiglia, perché la città di Aleppo è sotto assedio da 112 giorni. Sono orgoglioso di te, fratello mio. Arrivederci caro. Riposa in pace, hai portato gentilezza in un mondo crudele".
L'associazione sospende ogni attività
Dopo l'uccisione di Anas, il suo membro più noto, l'associazione Space for Hope ha sospeso ogni attività ad Aleppo, dove è diventato troppo pericoloso muoversi nei quartieri assediati e sottoposti negli ultimi giorni a una pioggia di fuoco senza precedenti. Sono decine di migliaia i civili costretti a fuggire e decine ogni giorno i morti civili. L'associazione di Anas al-Basha opera a sostegno di 12 scuole e 4 centri di aiuto psico-sociale nei quartieri controllati dai ribelli. Offre aiuto psicologico e sostegno economico a 365 bambini che hanno perso uno o entrambi i genitori.