"In cinque anni di conflitto
in Siria i
morti sarebbero 400mila, stime molto più alte di quelle fornite dalle
Nazioni Unite che hanno parlato di una forbice
compresa tra le 250mila e le 300mila vittime". Lo ha affermato
l'inviato
Onu Staffan de Mistura in un'intervista alla tv svizzera. "Questa tragedia", iniziata nel 2011, "deve finire", ha aggiunto, precisando di non avere prove certe per le sue stime.
Staffan de Mistura è a
Ginevra, dove oggi ha condotto un round di
colloqui con la delegazione del regime di
Damasco. Per lunedì è previsto un quinto round di colloqui con i delegati inviati da Bashar al-
Assad. Sospesa invece la
partecipazione ai colloqui dei delegati dell'Alto comitato per i
negoziati dell'
opposizione siriana, sostenuti da
Riad.
L'inviato speciale Onu per la
Siria aveva in mente di riconvocare i colloqui di pace dalla prossima settimana, probabilmente mercoledì, ma ha precisato che "vi sono preoccupanti tendenze sul territorio". "Un rinnovato cessate il fuoco richiederà sforzi urgenti", ha aggiunto.
I colloqui di pace indiretti per la pace in Siria proseguiranno a Ginevra "fino a mercoledì" 27 aprile, ha poi precisato, ricordando che le Nazioni Unite chiedono una
riunione ministeriale d'urgenza tra i Paesi sostenitori della Siria per accelerare gli sforzi di pacificazione: "Abbiamo bisogno certamente di un nuovo incontro dell'International
Syria Support Group (Issg) a livello ministeriale, perché il tasso di pericolo... lo richiede urgentemente", facendo riferimento al Gruppo internazionale di sostegno alla Siria formato da 17 Paesi che si è riunito a Vienna ed è copresieduto da Russia e Usa.
"Non abbiamo risolto tutti i problemi in Siria, nonostante i progressi raggiunti contro il
Daesh (Isis). Dobbiamo lavorare di più per il cessate il fuoco, e spingere per dare l'accesso agli aiuti umanitari", ha invece detto il presidente Usa,
Barack Obama, durante una conferenza stampa congiunta con il premier
David Cameron a Londra. Obama ha inoltre riaffermato la condanna del
regime siriano di Assad, ma anche detto che per giungere alla pace occorre percorrere la via della trattativa politica