Mondo

Corea del Sud. Culle vuote, Seul ora ci prova con il ministero della natalità

Luca Miele sabato 11 maggio 2024

La Corea del Sud ha il tasso di natalità più basso al mondo

Il nome è un po’ farraginoso, ma l’obiettivo è chiaro: combattere la “depressione” demografica, quell’"emergenza nazionale” che rischia di compromettere la tenuta sociale del Paese. Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha chiesto al Parlamento di Seul di istituire “un ministero per la contropianificazione del basso tasso di natalità”. “Mobiliteremo tutte le capacità della nazione per superare il basso tasso di natalità, che può essere considerato un’emergenza nazionale”, ha affermato Yoon Suk Yeol.

L’incubo che avvolge la società sudcoreana è quella di una lenta, ma inesorabile, sparizione. I dati certificano che la parabola discendente è ormai un dato di fatto. E peggiora di anno in anno. Il tasso di fertilità del Paese, il più basso del mondo, continua a franare: nel 2023 ha toccato il nuovo minimo storico di 0,72, in calo rispetto allo 0,78 dell’anno precedente. Nella capitale Seul il dato è ancora più basso: è pari a 0,55.
Il numero di bambini nati in Corea del Sud lo scorso anno è crollato al minimo storico di 229.970. Una diminuzione progressiva. Il numero di neonati è sceso sotto la soglia di 400mila per la prima volta nel 2017, sotto i 300mila nel 2020 e sotto i 250mila nel 2022. La previsione è che l’attuale popolazione – 51 milioni di abitanti – arriverà a dimezzarsi entro la fine di questo secolo.

Come uscire da questo imbuto che minaccia di strozzare il futuro del Paese? Quali ricette mettere in campo? Per gli è esperti è un rebus, un grattacapo dal quale non si riesce a sollevarsi. Perché ai giovani genitori non manca certo, ad esempio, l’appoggio economico. Secondo quanto riporta la Reuters, Seul ha speso 360mila miliardi di won (270 miliardi di dollari) dal 2006 in misure di sostegno all’infanzia. E, come scrive icasticamente la Bbc, «le coppie che hanno figli vengono inondate di denaro». I risultati? Pari a zero. La curva continua a decrescere.

La bomba a orologeria accomuna la Corea del Sud ad altre nazioni asiatiche, un declino demografico che pone serie minacce non solo al mercato del lavoro e alle finanze statali, ma a ogni aspetto della società. Yoon ha ammesso che la sua amministrazione non è riuscita a invertire il trend e che l’intervento economico, da solo, non è sufficiente. La scelta di puntare su un ministero ad hoc ha un po' il sapore dell’ultima spiaggia.