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Scozia. Edimburgo, prove di addio a Londra

martedì 18 marzo 2014
Il conto alla rovescia segna sei mesi allo storico referendum del prossimo 18 settembre in cui si deciderà se la Scozia diventerà indipendente o resterà parte del Regno Unito.Il governo britannico di David Cameron e anche l'opposizione laburista negli ultimi giorni hanno proposto una serie di concessioni all'esecutivo di Edimburgo, tutte incentrate sulla devolution, offrendo più poteri in materia fiscale agli scozzesi. Ma l'offerta è stata sino ad ora respinta. Il vice primo ministro di Edimburgo, Nicola Sturgeon, ha affermato che il suo governo continua a chiedere una piena indipendenza che possa dare tutti i poteri economici alla Scozia.Nei sondaggi intanto i favorevoli all'indipendenza acquistano qualche punto, anche se restano minoritari. In una rilevazione di Survation, i SI alla secessione sono il 39,3%, contro i NO al 47,6% e un 13,1% di indecisi. La grossa novità del referendum sarà rappresentata dal fatto che, per la prima volta, voteranno anche i ragazzi di 16-17 anni.