TURCHIA. Istanbul, mille feriti negli scontri per "salvare" Gezi Park
Sono proseguiti per tutto il pomeriggio di sabato i violenti scontri nel centro di Istanbul fra i reparti antisommossa che hanno lanciato, secondo alcuni testimoni, anche lacrimogeni dagli elicotteri e migliaia di manifestanti contro la distruzione di Gezi Park, con l'abbattimento di centinaia di alberi, e la costruzione nella sua area del terzo ponte del Bosforo e di un grande centro commerciale. I dimostranti sono riusciti a entrare in piazza Taksim e hanno lanciato sassi contro i blindati della polizia. In serata le forze dell'ordine si sono ritirate dalla piazza.In totale sono stati 95 gli arresti di oggi negli scontri; 81 sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati dalla procura, che si riserva di incriminarli.Più grave il conto dei feriti: il bilancio provvisorio è di almeno 1.000. Lo riferisce l'Associazione dei medici turchi, sottolineando che almeno 4 persone hanno perso la vista dopo essere stati centrati dai candelotti lacrimogeni sparati dagli agenti mentre altri 4 sono curati per fratture al cranio.
Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan in serata ha ammesso che la polizia ha agito in alcuni casi in modo "estremo" per sedare le proteste degli ultimi due giorni a Istanbul. "È vero, ci sono stati degli errori e delle azioni estreme da parte della polizia", ha detto Erdogan.
Il presidente Abdullah Gul ha detto che le manifestazioni hanno raggiunto un "livello inquietante".