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La protesta. Sciopero e manifestazioni in Israele dopo la morte dei 6 ostaggi di Hamas

Redazione lunedì 2 settembre 2024

I sei ostaggi rimasti uccisi nei tunnel di Hamas a Gaza

È iniziato in Israele lo sciopero generale, annunciato ieri dalla Federazione del lavoro dell'Histadrut, per fare pressione sul governo affinché faccia di più per raggiungere un accordo dopo che i corpi di sei ostaggi assassinati sono stati recuperati da un tunnel a Rafah.

Decine di manifestanti hanno bloccato Ibn Gvirol Street a Tel Aviv chiedendo al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Altri dimostranti si sono radunati a Shilat Junction vicino a Modi'in e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina.

Nella notte, nel corso di una grande manifestazione indetta dalle famiglie delle persone rapite, la polizia ha arrestato 29 dimostranti in seguito a una protesta illegale sulla Ayalon Highway.

Hamas afferma che i sei prigionieri i cui corpi sono stati ritrovati a Gaza sarebbero ancora vivi se Israele avesse accettato un accordo di cessate il fuoco. In un'intervista ad Al Jazeera, un leader del movimento islamista Khalil al-Hayya ha sostenuto che Hamas da parte sua ha mostrato flessibilità nei negoziati, anche riducendo il numero di prigionieri palestinesi di cui chiedeva il rilascio e accettando la proposta presentata da Biden e sostenuta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Chi erano i sei ostaggi trovati morti

I corpi di sei ostaggi rapiti durante l'attacco di Hamas il 7 ottobre in Israele sono stati ritrovati in un tunnel nella Striscia di Gaza. Cinque erano stati rapiti dal festival musicale Nova techno da commando del movimento islamico palestinese. Ecco chi erano (le età indicate corrispondono a quelle al momento del rapimento).

Eden Yerushalmi, 24 anni - Era una barista al festival Nova. Il 7 ottobre alle 7:30 chiamò la sua famiglia, terrorizzata perché vedeva uomini armati avvicinarsi. Si rifugiò prima in un'auto, dove trovò i corpi di due sue amiche, ma dopo un'ora uno dei loro telefoni iniziò a squillare, costringendola a lasciare l'auto e nascondersi in un cespuglio per evitare di essere scoperta. "Shani, mi hanno trovato", è stata la sua ultima frase in una telefonata alla sorella.

Carmel Gat, 39 anni - Appena tornata da un viaggio in India ed era con i suoi genitori e la famiglia di suo fratello Alon quando fu rapita dal kibbutz Beeri. Solo suo padre, Eshel, riuscì a nascondersi nel bagno. Un video la mostra insieme alla madre Kinneret portata via da uomini armati. Alon e sua nipote Gefen riuscirono a liberarsi dei loro rapitori, ma sua madre è stata trovata morta. Sua cognata Yarden Roman-Gat, anche lei presa in ostaggio, è stata rilasciata a novembre. Altri ostaggi rilasciati hanno detto che Carmel, che ha compiuto 40 anni in prigionia, ha insegnato loro lo yoga.

Alexander Lobanov, 32 anni - Era il capo barista di Nova. Secondo i parenti si sarebbe nascosto in un uliveto prima di essere catturato. Nella sua casa di Ashkelon, nel sud di Israele, al confine con Gaza, lo aspettavano la moglie Michal, il loro primo figlio che aveva due anni al momento del rapimento, e i suoi genitori disabili di cui si prendeva cura. Alexander e Michal si erano conosciuti mentre lavoravano come chef e cameriera in un ristorante della loro città. Non ha mai visto il suo secondo figlio, nato a marzo.

Ori Danino, 25 anni- Primogenito di cinque figli, era fidanzato con Liel e avrebbe dovuto iniziare gli studi di ingegneria elettrica. E' stato rapito mentre tornava a Nova per prendere i suoi amici Omer Shemtov e Maya e Itay Regev, fratello e sorella, tutti presi in ostaggio. Ori Danino e' riuscito a farli salire sulla sua macchina, che e' stata presa di mira dagli uomini di Hamas. Maya Regev e suo fratello Itay sono stati rilasciati a novembre mentre Omer Shemtov e' ancora detenuto a Gaza.

Almog Seroussi, 26 anni - Originario di Raanana, nel centro di Israele, lavorava nella produzione musicale. Fu rapito mentre cercava di aiutare la sua fidanzata Shahar Gindi, colpita da proiettili tra la folla del festival Nova. Mentre cercava di prestarle il primo soccorso, è stato catturato e lei non è sopravvissuta. Amava suonare la chitarra e guidare la sua jeep.

Hersh Goldberg-Polin, 23 anni - I suoi genitori Jonathan e Rachel lasciarono gli Stati Uniti per fare l'aliya in Israele quando lui aveva sette anni. Aveva due sorelle più giovani ed era al Nova con tre amici. Quando iniziò l'attacco si rifugiò in una buca lungo la strada, ma fu scovato e due suoi amici furono uccisi. Il 24 aprile Hamas ha pubblicato un video di lui vivo. Era un sostenitore della squadra di calcio dell'Hapoel Gerusalemme e sognava di viaggiare per il mondo dopo diversi mesi di viaggio in Europa. I suoi genitori hanno condotto una campagna di alto profilo in Israele e negli Stati Uniti per il suo rilascio e hanno incontrato più volte il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.