La protesta. Caos in Brasile: il «gigante» in piazza contro Temer
Per la seconda volta in poco più di due mesi, il Brasile è sceso in piazza contro la politica di austerità del governo di Michel Temer. A Rio e San Paolo alcuni dimostranti hanno bloccato varie strade. Quando le forze dell’ordine sono intervenute ci sono stati incidenti. Nel mirino di sindacati e lavoratori, in particolare, la riforma delle pensioni e la liberalizzazione del mercato dell’impiego in discussione in queste settimane al Senato. Misure necessarie per controllare l’inflazione e la crescita, ripete Temer. Un tentativo di far pagare la crisi alle classi popolari, replicano i critici del presidente, la cui popolarità sfiora il 7 per cento. Un record negativo provocato, oltre che dai tagli, dagli scandali di mazzette in cui è coinvolto lo stesso leader.
Il 27 giugno, il procuratore generale Rodrigo Janot, ha formalizzato l’accusa di corruzione nei suoi confronti, dopo la denuncia di un pentito. Ora il Congresso dovràd ecidere se effettivamente Temer andrà a processo. In tal caso, sarà sospeso dall’incarico per sei mesi e il Paese potrebbe dover ricorrere ad elezioni anticipate.