Save the children. Bambini svantaggiati, milioni di braccialetti da neonati all'Onu
martedì 5 maggio 2015
Inaugurato oggi ad Expo 2015 il
Villaggio Save the Children: il messaggio Be the change, «essere motori del cambiamento» per
3 milioni di bambini che ogni anno muoiono per cause correlate
alla malnutrizione e per i 200 milioni che ne soffrono, è l'appello che l'organizzazione rivolge a tutti i visitatori
dell'Esposizione Universale.In occasione dell'inaugurazione del
Villaggio, Save the Children ha diffuso 16° rapporto sullo Stato delle Madri del Mondo, la
pubblicazione contenente l'Indice delle Madri, cioè una
classifica del benessere materno-infantile relativa a 179 paesi ,
che quest'anno vede in testa alla classifica la Norvegia, il
paese più a misura di madri e bambini e che presenta i valori
migliori in tutti gli indicatori utilizzati. Seguono: Finlandia,
Islanda, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, Spagna, Germania,
Australia, Belgio. Al polo opposto la Somalia, il peggiore luogo
al mondo per madri e bambini, preceduta da Repubblica Democratica
del Congo, Repubblica Centroafricana, Mali, Niger, Gambia, Costa
d'Avorio, Chad, Guinea Bissau, Haiti e Sierra Leone. L'Italia è
al 12°, in flessione di una posizione rispetto allo scorso anno.
Il Rapporto, inoltre, quest'anno propone come focus 'Lo
svantaggio urbano', cioè l'enorme divario fra i bambini più
poveri delle città e i più ricchi, in termini di sopravvivenza e
accesso alla salute, insieme alle loro madri. Il rapporto
fornisce un'analisi relativa a 47 città del nord e del sud del
mondo che mette a confronto il quintile più povero della
popolazione con quello più ricco ed è basata sulla comparazione
dei dati relativi alla salute materno-infantile e alla
malnutrizione, e un ulteriore approfondimento relativo anche ai
tassi di mortalità infantile nei contesti urbani di 36 paesi in
via di sviluppo.
'Nella lotta alla mortalità e malnutrizione infantile c'è un
nuovo fronte aperto, che è quello delle aree urbane, dove si
trasferiscono, dalle campagne, sempre più famiglie nella speranza
di assicurare migliori condizioni di vita ai propri figli. Ben il
54% della popolazione mondiale vi vive attualmente e la
percentuale è destinata a toccare il 66% entro il 2050. E solo
negli slum, vivono oggi ben 860 milioni di adulti e minorì,
sottolinea Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children
Italia. 'Molte città non sono in grado di stare al passo con
questa crescita tumultuosa, lasciando milioni di madri e bambini
vulnerabili senza accesso a servizi sanitari di base, all'acqua
potabile e al cibo di cui hanno bisogno per sopravvivere e
rimanere in salute. Una condizione di 'svantaggio' che reclama
interventi e azioni mirate', prosegue.
Da Expo, milioni di braccialetti da neonato con i nomi dei visitatori del sito finiranno sul tavolo del segretario dell'Onu Ban Ki-moon, per chiedere di fermare le morti infantili legate alla malnutrizione. E' questa l'iniziativa che i volontari di Save the Children propongono a tutti i visitatori del loro padiglione, realizzato a costo zero per l'associazione (l'area e' stata fornita da Expo e gli sponsor hanno coperto le spese di costruzione): mettere il proprio nome su un braccialettino di carta, che riproduce quello utilizzato per le nascite, per chiedere ai leader mondiali di porre fine a tutte le morti infantili prevenibili entro il 2030, come nuovo obiettivo del millennio, in una assemblea dell'Onu prevista a settembre.