Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha riferito che "l'Interpol ha dichiarato che sale il rischio di terrorismo" dopo l'eliminazione di Bin Laden. Nel corso di una conferenza stampa il ministro ha spiegato che le minacce sono legate a due constatazioni: "la prima - ha detto - è che ci può essere una reazione a quanto accaduto; la seconda è che Bin Laden era una figura importante, ma negli ultimi anni meno influente". Il ministro dell'Interno ha quindi ricordato il fenomeno del cosiddetto 'terrorismo in franchising' che si ispira ad Al Qaeda ma non ne fa gerarchicamente parte. "Ci sono cellule terroristiche autonome, per esempio quelle di Al Qaeda Maghreb - ha concluso Maroni - a cui bisogna aggiungere anche il terrorismo fai da te".
ALLERTA MASSIMA PER COMUNITA' CRISTIANE IN PAKISTANScuole e istituti cristiani chiusi, chiese presidiate e quartieri cristiani sorvegliati con massime misure di sicurezza: è la situazione che la comunità cristiana registra nella principali città del Pakistan dopo la notizia dell'uccisione di Osama Bin Laden. È quanto ha reso noto l'agenzia vaticana Fides. Fonti locali informano che le stesse autorità civili hanno disposto tali misure di sicurezza a Islamabad, Lahore, Karachi, Multan e in altri centri urbani, in quanto si temono attacchi e reazioni violente contro obiettivi cristiani da parte dei gruppi talebani. I cristiani possono essere un bersaglio in quanto identificati, nella propaganda e nella lotta ideologica talebana, con gli occidentali e con gli americani, responsabili della morte del loro leader.
ASIA TIMES: AL QAEDA VUOLE VENDICARSIAl Qaida intende vendicarsi contro il Pakistan per aver consentito l'uccisione di Osama bin Laden e rompere "tutti gli accordi di cessate il fuoco con i militari pachistani": lo sostiene il quotidiano online Asia Times, che, citando fonti della regione tribale pachistana del Nord Waziristan, sostiene che i leader dell' organizzazione terroristica hanno tenuto delle riunioni strategiche a Mir Ali.
L'ANALISTA GIORDANO: PERICOLO RAPPRESAGLIE IN MEDIO ORIENTE E EUROPAL'uccisione di Osama Bin Laden espone l'Europa e il Medio Oriente ad azioni di rappresaglia da parte dei terroristi di al-Qaeda. Ne è convinto Mohammad Abu Romman, analista giordano, autore di numerosi testi sul terrorismo islamico. "Certamente al-Qaeda sarà coinvolta in molti tentativi di attacchi soprattutto in Europa e nel Medio Oriente, dove i suoi membri sono più attivi", ha detto in un commento all'agenzia tedesca Dpa.L'esperto ritiene tuttavia che la cattura e l'uccisione di Bin Laden siano stati "il colpo più duro inferto ad al-Qaeda fin dalla sua fondazione. Bin Laden era il leader carismatico, il simbolo dell'organizzazione, la cui assenza crea un vuoto che non potrà essere riempito facilmente".Ma da un punto di vista operativo, secondo Abu Romman, al-Qaeda cambierà poco, perchè il suo ruolo nel mondo islamico era già stato fortemente marginalizzato dalle rivolte arabe tuttora in corso. "L'omicidio avrà ripercussioni minime per le strade arabe, perché è arrivato nel bel mezzo di una rivolta araba per la democrazia che in modo tangibile aveva indebolito e delegittimato al-Qaeda".