I caccia russi hanno bombardato ieri la
zona occupata dai ribelli siriani nella provincia di Latakia,
dove martedì è precipitato il Su-24 ed è stato ucciso uno
dei due piloti pacadutatisi. Il presidente, Vladimir Putin, non
ha escluso che si possano verificare nuovi incidenti e ha
avvertito che Mosca reagirà "in un modo o nell'altro". Lavrov,
che comunque ha escluso un boicottaggio economico, si è spinto
a dire che l'abbattimento è stata "una provocazione
pianificata" e un atto deliberato". La rabbia russa è anche
testimoniata dal lancio di sassi e uova contro l'ambasciata
turca a Mosca durante un sit-in di protesta.
Mosca schiera i missili in Siria. Mosca intanto rafforza il suo dispositivo in Siria e fa
sapere che dislocherà sistemi di difesa missilistica S-400
presso la sua base aerea di Hamimim, nella provincia di
Latakia, ad appena 30 chilometri dalla frontiera con la Turchia, dove
sono di stanza gli aerei russi che partecipano alla missione
anti-jihadista. La misura segue l'invio dell'incrociatore
lancia-missili Moskva, fiore all'occhiello della flotta russa,
nella zona costiera vicino Latakia, che appoggerà con le sue
batterie anti-missile Fort, simile agli S-400, le missioni
aeree russe in Siria.
Colloquio Lavrov-Kerry. Lavrov ha anche avuto un colloquio telefonico con il
segretario di Stato americano John Kerry, dopo il quale Mosca
ha precisato che Lavrov ha detto a Kerry di considerare il
gesto turco "una violazione dell'accordo tra Mosca e Washington
sullo spazio aereo in Siria, dove i due paesi stanno conducendo
campagne aeree indipendenti". Il capo della diplomazia
americana "ha sottolineato la necessità di non consentire a
questo incidente di far salire la tensione tra i due Paesi
sulla Siria", secondo quanto riferito dal Dipartimento di Stato
in una nota.
Del resto, Lavrov ha fatto notare che "sul territorio turco
sono presenti troppi fenomeni, che rappresentano una minaccia
terroristica. "Non possiamo lasciare senza reazione quanto
accaduto", ha continuato il capo della diplomazia russa, "non
perchè necessariamente dobbiamo in qualche modo rispondere ma
semplicemente perchè sul territorio turco si sono accumulati
troppi fenomeni che rappresentano una diretta minaccia
terroristica ai nostri cittadini e non solo ai nostri".