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Diario della Cop26/ giorno 2. Italia, presidente senza padiglione

Lucia Capuzzi, inviata a Glasgow martedì 2 novembre 2021

Lo Scottish event campus di Glasgow

Condivide la presidenza della Cop26, insieme alla Gran Bretagna. Eppure l'Italia ha scelto di non avere un proprio padiglione allo Nello spazio D dello Scottish event campus di Glasgow. Alla lettera "i" si trovano l'Indonesia, che ha il padiglione 58, le popolazioni indigene (Indigenous People) che hanno il numero 12 e varie organizzazioni internazionali, ma non l'Italia. Questione di costi. Una scelta, del resto, comune a diverse nazioni Ue, che si sono rappresentate comunque, dallo stand della Commissione, il numero 26. A fare eccezione fra i Ventisette sono la Danimarca, che ha il numero 34, e la Svezia, che ha l'87. Il Benelux, l'organizzazione che rappresenta Olanda, Belgio e Lussemburgo, ha il numero 41.

Grande partecipazione, invece, dei Paesi africani, come la Costa d'Avorio (101), l'Egitto (31), la Sierra Leone (35), il Sudafrica (65) e il Rwanda (82). E delle nazioni asiatiche molto colpiti dai cambiamenti climatici, come il Bangladesh (49), la stessa Indonesia (58) e la Nigeria (13). Manca un colosso come la Cina, ma ci sono Usa (15), Brasile (75) e Russia (97).