Cop28. Nel villaggio di Kaptikony la lotta per il clima è donna
Le nuove tecniche hanno innescato il cambiamento
«Non avevamo più niente da mangiare». Rosina racconta così la siccità che ha colpito il suo villaggio, Kapkitony, in Kenya. Per questa donna di età indefinita, l’estate infinita, senza precipitazioni, ha significato fame, per sè e i sei figli. Come per tutti gli abitanti di Kapkitony, anche il piccolo orto di Rosina dipendeva dalle piogge per produrre ortaggi.
Rosina sul suo orto - Peter Caton/Action Against Hunger
La svolta è arrivata quando Azione contro la fame ha riabilitato l’unico pozzo trivellato della comunità e lo ha alimentato con l’energia solare per pompare l’acqua
. «Così è stato possibile riprendere a coltivare. E non più solo cavoli, come prima. Ora ho una varietà di verdure. Così oggi mangio gli spinaci, domani il cavolo, dopodomani l’amaranto». L
’Ong ha anche introdotto nuove tecniche agricole, tra cui quelle che consentono di trattenere l’acqua e, dunque, risparmiarla
. «So utilizzare i letti incassati, i letti rialzati e persino preparare un letto da vivaio. Il mio orto così resiste alla siccità - racconta Rosina -. Così posso nutrire la mia famiglia e il resto lo vendo al mercato per ricavare un po’ di denaro».
Le abitanti si danno una mano l'una con l'altra - Peter Caton/Action Against Hunger
L’agroecologia ha rivoluzionato la vita di Kapkitony. Insieme alle innovazioni è noto il gruppo comunitario formato dalle donne che si danno una mano l’un l’altra per curare gli orti
. Hanno anche creato un sistema di microcredito di villaggio. Un segno del fatto che le donne, le più colpite dal riscaldamento globale, sono anche le protagoniste del cambiamento possibile. Per questo, migliorare la condizione femminile è cruciale per mitigare gli impatti della crisi climatica e garantire benefici all'intera comunità. «Grazie a questo ho potuto far sì che i miei figli potessero continuare a studiare - conclude Rosina -. Se paragono la realtà di prima con quella attuale, ora il futuro mi appare luminoso. Queste conoscenze hanno davvero cambiato le nostre vite».