Il presidente ceco Vaclav Klaus oggi ha firmato il Trattato di Lisbona, dando effettività al piano per riformare le istituzioni dell'Unione Europea e ottenere un maggior peso sul piano internazionale. Klaus è stato l'ultimo leader dell'Ue a ratificare il Trattato e con la sua firma il blocco di quasi mezzo miliardo di persone può scegliere il suo primo presidente di lunga durata e un rappresentante della Politica estera più potente. "Ho firmato il Trattato di Lisbona oggi alle 15", ha detto Klaus ai giornalisti. La firma è seguita alla sentenza della Corte Costituzionale ceca che ha affermato la conformità del Trattato alla Costituzione nazionale.Poco prima che Klaus firmasse, il presidente della Commissione José Manuel Barroso aveva detto a Reuters Television che il Trattato potrebbe entrare in vigore a dicembre o gennaio. "È stata una maratona ad ostacoli ma l'ultimo ora è stato rimosso", ha commentato Barroso."Mi aspettavo l'odierna sentenza della Corte costituzionale e la rispetto, ma di principio non sono d'accordo nè con il suo contenuto, nè con la motivazione, nè con la forma". È quanto ha sottolineato il presidente ceco Vaclav Klaus dopo aver firmato la ratifica al Trattato di Lisbona. "La sentenza non è un'analisi neutrale, ma una difesa politica tendenziosa del Trattato di Lisbona da parte dei suoi seguaci", ha aggiunto Klaus sottolineando che "nonostante il parere politico della Alta corte, con l'entrata in vigore del Trattato la Repubblica ceca smetterà di essere un Paese sovrano".Klaus ha deciso di firmare immediatamente dopo che la Corte costituzionale ha emesso la sentenza sulla conformità del Trattato con l'ordinamento ceco, concludendo così il processo della ratifica del documento europeo che nella Repubblica ceca si è protratto per oltre due anni. Con la sua firma Klaus ha esaudito la richiesta di firmare "senza indugio inutile" avanzata dai politici cechi ed europei.