Sono 177mila i soldati attivi nell’esercito israeliano (Idf) che rientrano nel personale di leva:
gli uomini hanno un fermo obbligatorio di tre anni, le donne di due. La leva –
sadir in ebraico – inizia a 18 anni.
Il 30% circa degli effettivi sono donne. Sono invece più di 400mila i riservisti – i
miluim – che vengono richiamati in caso di necessità. La percentuale è diminuita significativamente nel corso degli anni.
Nel 2008 la Knesset ha approvato la “Legge sul servizio di riserva” secondo la quale l'età di esenzione dall'obbligo di riserva è stata ridotta a 40 anni per i soldati semplici, 45 per gli ufficiali e 49 per i riservisti che svolgono determinati compiti specifici, tra cui rientrano soprattutto i funzionari del settore medico, conducenti di mezzi pesanti, meccanici e tecnici. Per quanto concerne
le donne, fino alla metà degli anni ’90 le riserviste erano molto rare nelle Forze di difesa israeliane. Tuttavia, con l'apertura delle attività militari alle soldatesse, a molte è stato proposto di accettare anche il servizio di riserva dopo aver terminato il periodo di leva obbligatorio iniziale come condizione per entrare in determinate posizioni nell’Idf. Le soldatesse che prestano servizio lo fanno fino ai all'età di 40 anni, indipendentemente dallo stato civile, mentre
le donne incinte o con figli ricevono l'esenzione immediata dal servizio di combattenti. A seconda dell’unità a cui si appartiene,
il servizio di riserva prevede più richiami all’anno, che possono variare da una giornata a più settimane, durante il normale addestramento, per poi essere in grado di fornire rinforzi durante situazioni di emergenza come guerre, operazioni militari o disastri naturali, per tutto il tempo necessario.
Ieri anche l'ex premier israeliano
Naftali Bennett si è presentato al fronte per arruolarsi come riservista. Lo hanno riportato vari media israeliani, mostrando un filmato che ormai circola su tutti i social, con Bennett, in uniforme da riservista, che stringe le mani ad altri commilitoni.Il ministro degli Esteri
Antonio Tajani ha detto oggi che fra i 18.000 connazionali attualmente in Israele, ce ne sono 1.000 che, avendo anche il passaporto italiano, stanno facendo il servizio di leva nell'esercito di Israele.