Richiedenti asilo. Via libera in Polonia al referendum sui migranti
Varsavia vuole alzare un altro muro
Per la prima volta nella storia della Polonia democratica le elezioni politiche del 15 ottobre prossimo saranno accompagnate da un referendum indetto dal partito al governo Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski con le quattro domande che ricalcano i punti essenziali del programma elettorale del Pis. Lo scrivono i media locali nel commentare la decisione accolta ieri sera dal parlamento polacco che con i voti della maggioranza ha accolto tale decisione.
A favore del referendum si sono espressi 234 deputati, contrari 210, 7 astenuti. Le domande per gli elettori polacchi saranno quattro:1) Sei a favore della svendita del patrimonio statale ai soggetti esteri ovvero la perdita del controllo polacco sui settori strategici dell'economia del Paese? 2) Vuoi che sia alzata a 67 anni l'età della pensione per uomini e donne? 3) Vuoi che sia rimossa la barriera costruita alla frontiera fra la Repubblica polacca e la Bielorussia? 4) Sei a favore del meccanismo di rilocazione forzata imposto dalla burocrazia europea ovvero all'accoglienza di migliaia di immigrati illegali dal Medio Oriente e dall'Africa?
L'opposizione ha fortemente criticato l'idea del referendum e ha annunciato il boicottaggio dell'iniziativa. Le schede del referendum saranno distribuite nei seggi elettorali insieme a quelle per il voto per le elezioni politiche.