Regno Unito. Presto a Londra un giro di vite sui «crimini d'odio»
Il Parlamento di Westminster modificherà presto la normativa sui crimini d'odio
Un ripensamento della legislazione contro i crimini generati dall’odio per assicurarsi che punisca anche la discriminazione di genere, sia contro gli uomini che le donne, e di età. Ma anche per salvaguardare chi si veste di nero e ama il piercing come i seguaci della moda gotica. Sarà la “Law Commission”, ente indipendente dal governo britannico, che raccomanda cambiamenti nella normativa, a controllare che ogni persona e gruppo sociale siano protetti contro discriminazioni motivate da razzismo e pregiudizi.
La revisione fa parte di un pacchetto di misure annunciate dal ministero degli Interni ieri. In questo momento la legge protegge già contro crimini di natura razziale, provocati da motivazioni religiose o dovuti al fatto che le persone vengono discriminate per la loro identità sessuale e perché portatrici di handicap. La “Law Commission” esaminerà anche come l’identità di genere viene trattata dalla legislazione attuale per vedere se è necessario introdurre nuovi crimini.
Il ripensamento è stato provocato da una campagna della parlamentare laburista Stella Creasy che ha chiesto che la misoginia venga riconosciuta come un reato, alla stessa stregua dei crimini provocati da razzismo e discriminazione religiosa, perché sono frequenti molestie contro ragazze e donne. Secondo quanto riferito nei sondaggi condotti dal governo per molti ostilità esiste non soltanto nei confronti degli uomini ma anche delle donne. Mercoledi scorso il Parlamento di Westminster ha approvato la legge sul voyeurismo che vieta lo scatto di fotografie sotto i vestiti di una persona, fenomeno noto come “upskirting”.
«I crimini di odio tradiscono i valori britannici di tolleranza e rispetto reciproco – ha dichiarato il ministro degli Interni Sajid Javid – . Sono determinato ad estirpare questi comportamenti». Tra le altre misure annunciate, vi è anche uno schema per aumentare gli investimenti nei sistemi di protezione dei luoghi di culto come chiese, moschee e templi dove è più probabile che avvengano attacchi. Nell’ultimo round di investimenti sono stati allocati più di 900.000 euro a questo scopo. Secondo dati pubblicati dal ministero dell’Interno i crimini d’odio quest’anno sono aumentati del 40% passando da 5949 a 8336.