Il governo afghano ha accusato la Nato di aver sparato il razzo che ha colpito una casa nel villaggio di Rigi del distretto di Sangin, uccidendo 52 civili, «fra cui donne e bambini». «Profondamente rattristato da un lacerante incidente che è moralmente e umanamente inaccettabile - è scritto in un comunicato governativo - il presidente (Hamid Karzai) ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie e chiesto alla Nato di introdurre ogni possibile misura per evitare danni ai civili durante le operazioni militari».Il presidente ha sottolineato, si dice ancora, che i recenti documenti pervenuti alla stampa confortano la tradizionale e antica posizione afghana in base a cui «il successo contro il terrorismo non si ottiene lottando nei villaggi afghani, ma colpendo i santuari e le fonti ideologiche e finanziarie che si trovano oltre frontiera».