Tre razzi lanciati dalla Striscia
di Gaza hanno raggiunto il sud di Israele, malgrado il
cessate-il-fuoco e i colloqui su una proroga della tregua. Lo ha
indicato l'esercito dello stato ebraico.
I razzi sono caduti in zone disabitate nei pressi di Beersheva,
a una quarantina di chilometri dalla Striscia di Gaza, come ha
precisato una portavoce. Inoltre due razzi sparati dalla Striscia sono
stati intercettati in volo dalle batteria di difesa a Netivot,
nel Neghev. Un colpo di mortaio partito da Gaza è esploso presso
un villaggio israeliano. Non si segnalano vittime. Lo riferisce
un portavoce militare.
Israele ha dato ordine alle
Forze armate di rispondere al fuoco dei tre razzi lanciati da
Gaza con la tregua ancora in corso. L'ordine è partito dal
premier Benjamin Netanyahu. L'aviazione israeliana ha effettuato
un'incursione sulla zona settentrionale della Striscia di Gaza,
come rappresaglia per la violazione della tregua in vigore
dall'11 agosto.
Ma Hamas accusa Israele di aver infranto
il cessate il fuoco. In una dichiarazione alla stampa un
portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha affermato di non avere
alcuna informazione su razzi sparati verso il Neghev, come
afferma Israele. Di conseguenza i raid compiuti da Israele nella
Striscia rappresentano a suo dire una infrazione della tregua.
Gli aerei hanno colpito imprecisati obiettivi in zone aperte di
Beit Lahya, Sajaya, Rafah e Khan Yunes. Due bambini sono rimasti
feriti.
In effetti fonti locali precisano che gli aerei hanno colpito a Rafah un
sito della Jihad islamica e nelle vicinanze un obiettivo legato ai Comitati di resistenza popolare, organizzazioni che non rispondono ad Hamas. La cosa che potrebbe lasciar pensare che Israele attribuisca i lanci degli ultimi razzi (non
rivendicati da Hamas) a queste fazioni. A Beit Lahya sono state
invece prese di mira, a quanto pare, rampe di lancio sotterranee.
Mentre i raid israeliani sulla
Striscia di Gaza proseguono, finora sono state colpite 25
località, e i feriti sono saliti a 5, la popolazione di
Gaza si trova in uno stato di totale confusione. Chi abita a
ridosso della linea di demarcazione ha lasciato la casa; ma in
molti altri quartieri la popolazione ha preferito restare nelle
proprie abitazioni nella speranza che in extremis i contatti
diplomatici al Cairo abbiano un esito positivo.