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PAESI DEL GOLFO. Bahrein: pugno di ferro, il re schiera i militari

venerdì 18 febbraio 2011
Spari sui manifestanti in Bahrein nel giorno in cui il Paese celebra i funerali delle vittime sciite delle proteste dei giorni scorsi. A Manama militari dell'esercito del Bahrein hanno aperto il fuoco in piazza delle Perle e quattro manifestanti sono rimasti uccisi. Almeno 23 persone sono rimaste ferite.Migliaia di persone sin da stamane erano giunte nella cittadina di Sitra al grido di «Processate la banda criminale». «Un massacro» ha gridato un religioso sciita all'inizio della funzione aperta da due veicoli con i corpi di Ali Khodeir e Mahmoub Mekki avvolti nella bandiera nazionale. Mentre si celebravano i funerali dimostranti con gli striscioni continuavano a urlare: «La gente vuole la caduta del regime. Rimuovete la famiglia reale». Nel villaggio di Diraz la gente ha interrotto la preghiera del venerdì con urla e grida: «Vogliamo la caduta del regime».Ieri in Barhein c'è stato un giro di vite contro i manifestanti che da lunedì sono in piazza contro la monarchia e il regime filo-sunnita. Ancor prima dell'alba la polizia ha sgombrato, con gas lacrimogeni e pallottole di gomme, i manifestanti che si erano accampati a Pearl Roundabout. Poi l'esercito è sceso nelle strade di Manama e preso il controllo della città. Il bilancio è stato di quattro vittime vittime e oltre 200 feriti. Le colonne di carri armati e veicoli blindati si sono piazzati lungo le strade di Manama e in corrispondenza delle principali intersezioni, a fianco di improvvisati check-point della polizia. Intanto il principe Sheikh Salman bin Hamad Al Khalifa ha lanciato in tv un appello alla calma: «Il dialogo è sempre aperto e le riforme continuano», ha detto. «Questa terra è per i cittadini del Bahrain. C'è bisogno di moderazione, da parte dell'esercito, delle forze di sicurezza e dei cittadini. Ora è il momento della calma», ha concluso.La situazione in Bahrein continua a preoccupare intanto l'organizzazione della Formula uno che ha in programma in Gran Premio nel Paese il prossimo 13 marzo. Bernie Ecclestone è apparso più fiducioso rispetto ai giorni scorsi. I disordini che da giorni turbano la capitale Manama hanno già fatto saltare la prova valida per la GP2 Asia Series in programma nel fine settimana ma a detta del patron del circus, intervistato dalla Bbc, il Gp di Formula Uno dovrebbe svolgersi normalmente.