ALLARME ONU. Siria, una catastrofe umanitaria oltre 2 milioni nei campi profughi
Il numero dei profughi del conflitto siriano ha superato quota due milioni e si è decuplicato in appena un anno: è l'allarme lanciato dall'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr). "In Siria c'è un'emorragia di donne, bambini e uomini che attraversano la frontiera spesso con nient'altro che i vestiti sulle loro spalle", si legge in una nota dell'agenzia che ricorda come al 3 settembre 2012 i profughi siriani erano 230.671.Ai due milioni di siriani fuggiti all'estero dall'inizio del conflitto nel marzo 2011, vanno aggiunti i quattro milioni e 250mila che nelle stime dell'Onu sono sfollati all'interno del Paese, spesso per sfuggire alle persecuzioni di gruppi nemici. In totale sono quindi sei milioni e 200 mila i siriani costretti ad abbandonare le proprie case, quasi un terzo della popolazione di 20,8 milioni censita prima dell'inizio della guerra."La Siria è diventata la grande tragedia di questo secolo", ha affermato l'Alto commissario Onu per i rifugiati,Antonio Guterres, che ha parlato di "una vergognosa calamità umanitaria che non precedenti nella storia recente". La Germania, primo paese europeo a farlo, ha stanziato 350 milioni di euro di aiuti per i profughi dalla Siria e ne ha già accolti 5.000. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel al Bundestag. Parlando delleproteste di neonazisti a Berlino contro un centro per rifugiati la Merkel ha detto che "è vergognoso che persone che cercano aiuto da noi vengano respinte da neonazi": "Da noi non c'è posto per estremismo, razzismo e antisemitismo".L'Unicef: in 2 milioni hanno lasciato la scuolaAll'emergenza umanitaria si aggiunge quella educativa. L'Unicef ha denunciato oggi che in Siria circa 1,9 milioni di allievi della scuola dell'obbligo (dal primo al nono anno) hanno abbandonato la scuola nel corso dell'ultimo anno accademico, pari al 39% dei 4.860.000 studenti registrati nel Paese in conflitto. "L'Unicef - ha detto la portavoce Marixie Mercado - prevede l'imminente lancio di un programma per consentire a più di 400mila bambini che si trovano nelle zone "calde" del conflitto di seguire il curriculum scolastico. "Più di 3mila scuole sono state distrutte o danneggiate e più di 930 sono usate per ospitare gli sfollati. Le province di Aleppo e Iblid sono le più colpite", ha aggiunto. La frequentazione scolastica ad Aleppo è ad esempio scesa al 23%.