Droghe. La Germania prova a legalizzare la cannabis. Schlein: ora anche in Italia
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz forza sul fronte della droga: per i leader dell’opposizione, la sinistra tenta di «coprire» le difficoltà cercando consensi su temi divisivi
Il Bundestag dice «sì» alla legalizzazione della cannabis. Dal primo aprile tutte le persone con più di 18 anni in Germania potranno uscire, ogni giorno, con 25 grammi di marijuana in tasca. Come ha sottolineato ieri il deputato dei cristiano-sociali bavaresi, delegato alle politiche sanitarie, Stephan Pilsinger: «significa che dal primo aprile ogni giovane in Germania potrà girare indisturbato con un quantitativo di marjuana che corrisponde più o meno a 75 spinelli pronti per essere fumati perché saranno considerati solo per consumo personale».
La legge – approvata da 407 deputati della maggioranza tripartitica, socialdemocratici-liberali-verdi, contro i 226 no giunti soprattutto dall’Unione democristiana Csu/Csu – prevede inoltre che ogni persona potrà possedere nella propria abitazione fino a 50 grammi di marijuana. Secondo il ministro della Sanità, il socialdemocratico Karl Lauterbach, strenuo sostenitore della legge, «con questa normativa intendiamo ridurre fortemente il commercio illegale della marijuana e colpire una delle fonti di guadagno della criminalità organizzata». Lauterbach ha ribadito che potrà essere acquistata legalmente solo marijuana con una percentuale massima del 30/40% di Thc, il principio attivo di quella che comunemente viene definita «erba».
«Il consumo prolungato nel tempo di marijuana con un'alta percentuale di Thc – ha confermato Lauterbach – può causare psicosi e depressioni, ma la marijuana con la giusta percentuale di Thc ha effetti calmanti e viene utilizzata in alcune patologie gravi per lenire il dolore». Dal primo luglio in alcune città della Germania saranno invece indicati «club, vie e piazze» dove sarà possibile consumare marijuana. Le autorità cittadine e delle forze di polizia hanno già sollevato dei dubbi anche su questo punto.
«Una legge inutile, approvata in un momento in cui bisognerebbe pensare ad altri problemi molto più gravi del Paese. Accontentiamo tanti consumatori di marijuana, ma tanti giovani potrebbero non essere in grado di controllare il consumo di questa droga», ha sottolineato la cristiana democratica, Simone Borchardt. Anche alcuni deputati di Verdi e della sinistra più radicale credono che la legge debba subire delle modifiche. La legalizzazione della marijuana era stata inserita nell'accordo di governo, trovando il sostegno delle fasce più giovani dell'elettorato e ieri è stata approvata dopo un lungo iter parlamentare. Il cancelliere Olaf Scholz e il suo esecutivo di coalizione stanno vivendo una fase politica molto complicata: si sono ritrovati a gestire una crisi e una recessione economica sempre più profonda. E la legalizzazione della cannabis potrebbe essere interpretata come il tentativo di riconquistare consensi o anche di distogliere l'attenzione da problemi più gravi da affrontare, come sostengono i democristiani di Cdu e Csu.
La legge sulla marijuana, con altre leggi che dovrebbero alleggerire il peso fiscale sulle aziende ma aumentarlo su famiglie e cittadini, passeranno al vaglio del Bundesrat il prossimo 22 marzo, e il via libera da parte della Camera alta delle Regioni non è affatto scontato.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenuta alla convention di "Più Europa", ha proposto di seguire l'esempio tedesco: «Battiamoci per il matrimonio egualitario, che è una cosa giusta - ha detto - e battiamoci per la legalizzazione della cannabis come è avvenuto in Germania».