Messico. Assassinato a colpi di arma da fuoco un altro prete
Padre Javier García Villafaña,
La Procura generale dello Stato di Michoacàn sta indagando per chiarire la dinamica dell’omicidio di padre Javier García Villafaña, avvenuto lunedì nel municipio di Huandacareo, piccolo paese nel centro del Messico. Secondo l’agenzia Fides, il sacerdote agostiniano, parroco a Santa Ana Maya, è stato trovato morto sull’autostrada Capacho-Cuitzeo, mentre si recava alla comunità di Capacho di cui faceva parte, ucciso a colpi di arma da fuoco. Al momento dell’omicidio, era alla guida di una Nissan bianca, indossava abiti civili. In Messico Solo domenica scorsa un uomo aveva cercato di uccidere l’arcivescovo di Durango aspettandolo alla fine della Messa con un coltello. Un sacrestano e un sacerdote sono riusciti a fermare l’attentatore. L’arcivescovo ha poi detto di non conoscere il suo aggressore ma ha parlato di un «tessuto sociale ferito e con mancanza di valori morali». Nel grande Stato centroamericano sono molti i religiosi assassinati, soprattutto dalla criminalità organizzata. Secondo l’ultimo report di Multimedia Catholic Center, almeno 63 sacerdoti sono stati uccisi dal 1990, 9 negli ultimi quattro anni. «Il Messico è da 14 anni uno dei Paesi più pericolosi per esercitare il sacerdozio», si legge nel rapporto. Registrate anche 850 tra estorsioni e minacce di morte. A luglio, la Conferenza episcopale dello Stato di Tequila ha invitato le parrocchie a esporre le foto di suore e preti uccisi. «Siamo nella terra dei narcos. Alcuni sacerdoti hanno subito torture, molti sono andati in esilio per salvarsi», denuncia padre Omar Sotelo, direttore dell’istituzione ecclesiastica.