Memoria. In preghiera per suor Luisa Dell'Orto, uccisa a Haiti. «Il suo è un martirio»
Il cardinale Zuppi: "Il sacrificio di suor Luisa Dell’Orto, che rappresenta una testimonianza di dono totale di sé, possa contribuire ad un futuro di giustizia e di pace per Haiti"
Preghiera, vicinanza e un pensiero ai tanti bambini di strada che suor Luisa Dell’Orto ha accolto, protetto e amato fino alla morte. papa Francesco ha ricordato, al termine dell'Angelus, la religiosa uccisa ieri a Port-au-Prince, dove viveva da 20 anni. "Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e alle consorelle di suor Lucia Dell'Orto, piccola sorella del Vangelo di Charles De Foucauld, uccisa ieri (sabato, ndr) a Port-au-Prince, capitale di Haiti". Così il Papa all'Angelus. "Da vent'anni suor Lucia viveva là, dedita soprattutto al servizio dei bambini di strada - ha aggiunto Francesco -. Affido a Dio la sua anima e prego per il popolo haitiano, specialmente per i piccoli, perché possano avere un futuro più sereno, senza miseria e senza violenza". "Suor Lucia ha fatto della sua vita un dono per gli altri, fino al martirio", ha concluso il Pontefice.
Suor Luisa Dell’Orto, originaria della provincia di Lecco, avrebbe compiuto oggi 65 anni. Era ad Haiti dal 2002, prima ancora aveva fatto esperienza di missione in Camerun e in Madagascar. “Era cosciente che qualcosa sarebbe potuto capitare - afferma la sorella Maria Adele - perché è ovvio, anche nell’ultima lettera lo diceva, che la situazione era molto difficile. Però lei ci teneva a restare e a dare testimonianza”.
“'Continuiamo la nostra presenza accanto alla gente del quartiere - mi aveva scritto in una delle ultime lettere -. E’ di questi giorni la foto degli aquiloni realizzati con i ragazzi e i giovani, secondo le tradizioni della Settimana Santa, è voglia di realizzare cose belle e grandi, voglia di bene'. E questo è: la voglia di bene che ha contraddistinto tutta la sua vita”.
Sabato, mentre era in strada, la religiosa è stata aggredita. Dopo il trasferimento all’ospedale Bernard Mevs è morta. Il Paese del centro America da anni è percorso dalla violenza delle bande criminali, imperversano fame e povertà. Il terremoto del 2010 ha gettato la popolazione nello sconforto per i danni ingenti che questo ha provocato e per l'elevato numero di vittime, oltre 230mila.
Chi era Suor Luisa Dell'Orto: l'angelo dei bambini di strada
La Chiesa che è in Italia "esprime profondo dolore" per la morte di suor Luisa Dell'Orto, uccisa sabato durante un'aggressione armata alla periferia di Port-au-Prince, ad Haiti, dove era impegnata in un progetto di accoglienza dei bambini poveri. L'intera comunità ecclesiale, si legge in una nota della Cei, "si stringe attorno alle Piccole Sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld delle quali suor Dell'Orto faceva parte e alle missionarie e ai missionari italiani che spendono generosamente la propria vita in diverse parti del mondo, anche in contesti difficili e di guerra".
"Come il chicco di grano che muore per dare frutto, così il sacrificio di suor Dell'Orto, che rappresenta una testimonianza di dono totale di sé, possa contribuire a un futuro di giustizia e di pace per Haiti e per il mondo intero, ferito da lacerazioni e divisioni", ha affermato il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.
Stasera a Lomagna - il piccolo centro della Brianza di cui era originaria suor Luisa - l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà la recita del Rosario in suffragio della religiosa.
La morte di suor Luisa "lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera", ha sottolineato l'arcivesovo di Milano, monsignor Mario Delpini, secondo cui la morte della religiosa, "così simile alla morte di Charles de Foucauld, unita alla morte di Gesù possa essere seme di vita nuova per la terra di Haiti e per lei ingresso nella gloria".
Per l'arcivescovo che oggi è atteso nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Lomagna, suor Luisa era dall'altra parte del mondo: "non a cercare i pericoli, ma i segni del Regno di Dio che viene, in mezzo ai poveri, tra coloro che sono importanti solo per Dio e ignorati da tutti".
Caritas: «Vicinanza nella preghiera»
«Caritas Italiana, unendosi al dolore, alla preghiera e alla vicinanza a tutti i missionari espressi dalla Conferenza episcopale italiana, manifesta prossimità ai familiari e alla Congregazione” di suor Luisa Dell’Orto. Da 20 anni era impegnata con i bambini di strada a Kay Chal, “Casa Carlo”, in un sobborgo poverissimo. «Casa Carlo – ha ricordato Caritas Italiana in una nota diffusa ieri – è stata ricostruita grazie ai fondi raccolti dalla Caritas Italiana con la colletta del 2010, promossa dalla Cei dopo il catastrofico terremoto che aveva colpito Haiti. Caritas Italiana – viene sottolineato – è ancora oggi accanto alla Chiesa e alla popolazione locale e un’operatrice è presente sull’isola per accompagnare gli interventi di ricostruzione insieme a Caritas Haiti».
Missio: «Il Signore le doni la meritata felicità eterna»
«Mi unisco al cordoglio e assicuro una preghiera, perché il Signore le doni la meritata felicità eterna. Esprimo le mie sincere condoglianze ai familiari, alla sua comunità religiosa, alle comunità e gruppi missionari che l’hanno sostenuta e accompagnata, alla Chiesa che l’ha inviata in missione e alla Chiesa che l’ha accolta e che ha goduto del suo prezioso servizio e della sua testimonianza quotidiana»: così don Giuseppe Pizzoli, direttore della Fondazione Missio, ha commentato l’omicidio di suor Luisa Dell’Orto.
L’arcidiocesi di Haiti: «La affidiamo a Dio»
Una nota della Cancelleria dell’arcidiocesi di Port-au-Prince afferma che l’arcivescovo, monsignor Max Leroy Mésidor, esprime Ӻla vicinanza della nostra Chiesa particolare alla comunità delle Piccole sorelle del Vangelo. Affida alla preghiera di tutto il popolo di Dio l’anima della compianta suor Luisa Dell’Orto. Che il cuore immacolato di Maria sia nostro rifugio e nostro aiuto per vivere questi tempi difficili, nella speranza di un domani di pace, per la cui realizzazione devono lavorare ardentemente tutti gli uomini e le donne di buona volontà».