Sono tanti coloro che si sono sacrificati sulla
strada della pace e dell'evangelizzazione del Burundi. «Martiri della pace»,
sottolineano i missionari saveriani, che negli anni a partire dal 1881
hanno registrato la morte di 56 religiosi. Nel Burundi, Paese ferito dalla
guerra che ancora non è stata sradicata, è ancora viva la memoria di un
altro martirio. Quello di padre
Ottorino Maule, padre
Aldo Marchiol e di
Catina Gubert, fatti mettere in ginocchio da uomini armati e in divisa
militare, e poi assassinati nella loro missione di Buyengero, la sera de
30 settembre 1995. Mandanti ed esecutori non sono mai stati identificati
dalle autorità. La loro colpa era stata quella di avere preso le difese
della povera gente del posto: «So bene quello che mi può accadere, ma è
mio dovere difendere i poveri e gli innocenti», furono le parole premonitrici
di padre Maule, dette a un suo confratello.