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PERICOLO SCAMPATO. Irene ha abbandonato l'America Sollievo e polemiche a New York

lunedì 29 agosto 2011
Quattro milioni di persone senza elettricità e un bilancio provvisorio di 14 morti. L'uragano Irene, declassato a tempesta tropicale, presenta un conto meno salato delle attese, soprattutto a New York, dove si temeva il peggio: l'Armageddon che molti negli Usa avevano previsto non si è verificato, e la città torna lentamente alla normalità, anche se i trasporti pubblici restano in ginocchio, con le autorità che non hanno ancora determinato quando la metropolitana sarà in grado di riaprire.Ma non in tutti e nove gli Stati dell'East Coast in cui è stato dichiarato lo stato d'emergenza, la situazione è rosea."Le condizioni sono serie e i danni potrebbero essere di decine di miliardi di dollari", afferma il governatore del New Jersey, Chris Christie. Anche lì, comunque, si cerca di tornare in fretta alla normalità: le spiagge da dove erano state evacuate un milione di persone si ripopolano di famiglie. E nelle case delle vacanze evacuate si torna a far festa. Mentre i casinò di Atlantic city riapriranno lunedì.Pochi danni a Washington, dove gli aeroporti sono stati riaperti e i voli accusano ritardi minimi. La North Carolina è stata la più colpita, con Irene che si è abbattuta sulle sue coste quando era ancora un uragano di categoria 1: oggi però su parte di quelle è tornato a splendere il sole."Il peggio è passato in molte aree, e l'uragano fra poche ore sarà fuori dagli Stati Uniti", ha rassicurato ilsegretario alla sicurezza nazionale Janet Napolitano, invitando comunque a non abbassare la guardia. "Non siamo ancora fuori dai guai. L'elettricità resta un problema", ha detto, sottolineando come il presidente Barack Obama viene informato costantemente sugli sforzi in corso, anche quelli per verificare lo stato delle infrastrutture energetiche e di trasporto. "È stata meno grave del previsto", evidenzia il governatore di New York, Andrew Cuomo. Ma resta l'allerta: "State a casa, godetevi la famiglia, non mettetevi alla guida". Anche per non intralciare che cerca di riportare la situazione in ordine. Il peggio è passato, afferma anche il sindaco di New York, Michael Bloomberg, che difende le scelte fatte da chi già lo accusa di eccessivo allarmismo: "Sono state scelte buone". Male polemiche probabilmente sono destinate a proseguire nei prossimi giorni.