Portogallo forse a rischio
governabilità da lunedì, se alle politiche di domenica nessuno dei
due grandi schieramenti candidati a guidare il paese riuscirà
a ottenere una maggioranza assoluta di 116 seggi in parlamento.
I sondaggi danno la coalizione Psd-Cds di centro destra del
premier Pedro Passos Coelho in testa nelle intenzioni di voto
con circa il 38% contro il 32% ai socialisti di Antonio Costa.Passos, 51 anni, tornato alla politica dopo 10 anni di 'pausà
nel settore privato per vincere le elezioni del 2011 ha pilotato
il paese nelle secche della crisi convinto dell'efficacia dell'
austerità lacrime e sangue per rimettere in piedi il Portogallo.
Si è perfino dichiarato pronto a andare oltre le richieste della
troika. E il Portogallo, sorprendentemente, potrebbe
rieleggerlo.
Incerto il 20% dei votanti. Quasi un elettore su cinque però ha detto di essere incerto
ancora alla vigilia del voto. Un dato che potrebbe alterare le
previsioni dei sondaggi. Senza una maggioranza assoluta il
vincitore sarà costretto probabilmente a governare in minoranza,
esposto ai colpi di mano dell'opposizione. A meno che si
sblocchino i veti incrociati che finora hanno escluso possibili
coalizioni.
I veti incrociati. A sinistra i comunisti-verdi del Cdu dell'
inossidabile leader del Pcp Jeronimo da Sousa e i neo-trotzkisti
del Bloco de Esquerda di Catarina Martins, appoggiati da Podemos
e Syriza - attorno all'8-9% secondo i sondaggi - hanno escluso
possibili alleanza con Costa. E nessuno ha voluto parlare di una
possibile 'grande coalizionè fra centrodestra e socialisti,
anche se le loro posizioni non sono molto distanti. Psd-Cds e Ps
non rimettono in questione la politica di austerità che ha fatto
uscire il paese dal tunnel della crisi l'anno scorso, al prezzo
di durissimi sacrifici per i portoghesi.
Austerità e crisi. Un portoghese su cinque
oggi è sotto la soglia di povertà.
Nonostante la crisi, nella quale il paese è sprofondato sotto
il governo del socialista José Socrates - accusato di corruzione
e ora agli arresti domiciliari dopo 10 mesi di carcere - e la
cura di austerità durissima imposta da Passos Coelho, non hanno
trovato spazio in Portogallo, come in Grecia o in Spagna
movimenti anti-sistema o anti-troika.
Il rischio ingovernabilità. Ma la grande incognita ora, oltre naturalmente al
risultato del voto, è se Lisbona dopo queste politiche avrà un
governo stabile. L'agenzia di rating Dbrs citata da Diario de
Noticias scommette su elezioni anticipate già nel 2016, convinta
che un governo minoritario di centrodestra o socialista non
resisterà a lungo senza alleanze anche perché "la formazione di
una grande coalizione sembra improbabile". Molto dipenderà però
anche dalle pressioni che il capo dello stato Anibal Cavaco
Silva, che dall'inizio della campagna insiste sull'esigenza di
stabilità per il paese, potrà esercitare sui due grandi
schieramenti.