La Polinesia Francese è
intenzionata a chiedere un risarcimento milionario a Parigi
per i 193 test nucleari condotti
nell'arcipelago delle piccole isole nel Pacifico meridionale,
legate politicamente alla Francia.
"Non vogliamo andare in tribunale, vogliamo raggiungere un
accordo su questo difficile tema alla luce di due aspetti:
l'impatto ambientale e le conseguenze per la salute della
nostra popolazione", ha spiegato il portavoce dell'assemblea
legislativa dei territori d'oltremare francesi, Yves Hauper.
Gli atolli disabitati di
Mururoa e Fangataufa nascondono
3.200 tonnellate di materiale radioattivo di diversi tipi,
prodotto dalle
esplosioni nucleari realizzate dall'esercito
francese tra il 1966 e il 1996. Parte di quel serbatoio di
residui inquinanti si trova sul fondo dell'Oceano Pacifico,
fino a mille metri di profondità, secondo l'ultimo studio
condotto nella regione, nel 1998.L'anno scorso, un documento
declassificato del ministero della Difesa francese rivelò che
alcune isole furono colpite da una quantità di radioattività
molto maggiore del previsto.
Tahiti, l'isola più popolata
della Polinesia, la cui popolazione triplicò durante gli anni
dei test nucleari (da 50mila e più di 150mila) fu esposta a
livelli di radioattività 500 volte superiori a quelli massimi
consentiti. Nel 2006 un team di medici
francesi calcolò che il numero di casi di cancro causato dagli
esperimenti nucleari era aumentato.Anche se i test nucleari sono finiti quasi due
decenni fa,
scienziati e ricercatori ancora si rifiutano di
andare nelle isole dove sono stati fatti gli esperimenti,
quindi gli studi sulla contaminazione sono assolutamente
incompleti.La proposta - sostenuta da un gruppo di deputati del partito
di governo, Tahoera Huiraatira, contrario all'indipendenza
dalla Francia - è stata approvata a fine gennaio dalla Camera
con l'appoggio di 36 dei 57 deputati che la compongono,
nonostante l'opposizione del presidente polinesiano, Edouard
Fritch.
Sarà una commissione indipendente a valutare i danni
causati dai test, il cui costo sarà addebitato al governo del
presidente François Hollande.In precedenza l'insieme delle
isole aveva
ipotizzato di rivendicare 930 milioni di dollari, a
cui si dovrebbero aggiungere altri 132 milioni che
l'assemblea polinesiana chiede per l'occupazione degli
atolli, tuttora sotto il controllo delle forze
armate francesi.