È prevista una copertura finanziaria di circa 1,9 milioni di euro per l'invio delle armi dall'Italia in Iraq per proseguire la lotta contro lo Stato islamico. Lo ha detto il ministro della Difesa,
Roberta Pinotti, alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato. "Acquisito il consenso delle autorità di Bagdad - ha spiegato Pinotti - sono in corso di finale perfezionamento le attività diplomatiche, organizzative e logistiche finalizzate al trasporto e alla consegna dei materiali richiesti".Una parte delle armi da inviare, ha proseguito, deriva da eccedenze del materiale nazionale, il resto è quello confiscato sulla motonave Jadran Express. Si tratta di 500 mitragliatrici MG 42/59, 100 mitragliatrici 12.7, 250mila munizioni per ciascuna delle due tipologie di armi (materiale nazionale), 1.000 razzi rpg 7, 1.000 razzi rpg 9 e 400mila munizioni permitragliatrici di fabbricazione sovietica (materiale confiscato). "Già durante le mie comunicazioni al Parlamento del 20 agosto - ha ricordato il ministro - avevo anticipato che, sulla qualità e quantità dell'armamento leggero da inviare in Iraq, non avremmo avuto difficoltà a fare esercizio di trasparenza, formalizzando, poi, le decisioni preseanche attraverso apposito emendamento al decreto di proroga delle missioni". Per formalizzare l'emendamento si attende ora il via libera del ministero dell'Economia e delle Finanze."In base all'evolversi della situazione contingente - ha aggiunto Pinotti - non è esclusa altresì la possibilità di individuare, qualora richiesto, ulteriori forme di cooperazione/supporto a favore delle Autorità irachene, sempre in coordinamento con la Comunità Internazionale".