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Stop al boia. Pena di morte, aumentano i sì alla moratoria universale dell'Onu

Redazione Esteri martedì 19 novembre 2024

Il Colosseo illuminato contro la pena di morte

L'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato la decima risoluzione biennale per una moratoria universale della pena di morte. E rispetto al 2022, il numero dei sostegni a favore dell'adozione è cresciuto. La risoluzione, co-facilitata da Italia e Argentina, ha ottenuto 131 voti a favore (sei in più dei 125 sì dell'ultima volta), 36 contrari e 21 astenuti. Tra i Paesi contrari anche gli Stati Uniti, la Cina, l’India, l’Arabia Saudita e lo Yemen.

Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso soddisfazione per il voto alla terza commissione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla decima risoluzione biennale per una moratoria universale della pena di morte.
Rispetto al 2022, il numero dei sostegni a favore dell'adozione - fra i quali quello dell'Italia - è cresciuto da 125 a 131 raggiungendo un nuovo primato. Tajani afferma come "questo significativo risultato conferma il forte segnale della comunità internazionale verso un progressivo allontanamento da questa pratica ingiusta e disumana, che rappresenta una grave violazione del diritto alla vita".

Quest'anno il nostro Paese ha condotto i lunghi e complessi negoziati in Assemblea Generale assieme all'Argentina. Tutta la rete diplomatica, ad iniziare dalla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a New York, ha svolto un'intensa azione per favorire il più ampio sostegno alla risoluzione. Italia e Argentina continueranno a lavorare in vista del successivo voto sul testo da parte della plenaria dell'Assemblea Generale Onu a metà dicembre.

"Questo importante risultato è anche frutto di una stretta sinergia tra la Farnesina e le principali organizzazioni della società civile, fra cui Amnesty International Italia, Comunità di Sant'Egidio e Nessuno Tocchi Caino", commenta il ministro. Tali organizzazioni hanno partecipato oggi alla riunione periodica della Task Force sulla pena di morte, presieduta dal sottosegretario Giorgio Silli. I lavori della task force sono stati occasione anche per discutere alcune iniziative delle tre ong presenti per sostenere la campagna universale per l'abolizione della pena capitale, in particolare la riunione organizzata da Sant'Egidio a fine novembre a Roma che vedrà la partecipazione di numerosi Ministri della Giustizia di Paesi africani e asiatici.