Un patto Riad-Ankara per mettere fine al regime di Bashar al-Assad. A diffondere la notizia il quotidiano
al-Hurryet e la tv
al-Jazeera. In realtà, dall’inizio della guerra la Turchia del presidente Erdogan e Arabia Saudita hanno appoggiato pesantemente le forze dell’opposizione, con poca attenzione a distinguere tra “laici” e jihadisti.
A marzo, però, l’accordoè stato ufficializzato e prevederebbe il supporto logistico, economico e militare ai ribelli, inclusa la formazione fondamentalista Ahrar al-Sharm. Secondo Ankara, tale strategia avrebbe già dato «buoni risultati». In realtà, sembra essere riuscita ad esacerbare ancor più il conflitto nella già martoriata Siria. Di certo, la notizia ha irritato gli Usa, con i quali Ankara realizza un programma di addestramento per oppositori moderati in Giordania.
In mattinata aveva già suscitato scalpore la dichiarazione del ministro turco, Taner Yildiz, secondo cui Ankara è pronta a inviare truppe di terra in Siria per creare una “zona cuscinetto”. Notizia poi smentita dall’esecutivo, il dubbio, però, resta.