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TERRORISMO. Paura a Parigi per falsi allarmi bomba

mercoledì 15 settembre 2010
Nel giorno in cui il Parlamento francese ha approvato in via definitiva la legge anti-burqa Parigi ha tremato per la minaccia di bombe alla Tour Eiffel e alla stazione di Saint-Michel, nel cuore della capitale, colpita da un drammatico attentato nel 1995. L'allarme bomba alla Torre Eiffel, poi rientrato intorno alle 23.30, dopo oltre tre ore di tensione, è scattato poco prima delle 21 in seguito a una telefonata anonima che ha portato all'immediata evacuazione del monumento e dell'area del Champ de Mars, la spianata adiacente alla Torre. L'evacuazione delle circa 2mila persone e le operazioni di sgombero si sono svolte nella calma. I visitatori sono stati raggruppati sui Lungosenna e la polizia ha eretto perimetri di sicurezza attorno a tutta la zona. «Unità specializzate, tra cui una brigata cinofila, sono giunte sul posto per ispezionare piano per piano la Tour Eiffel», ha riferito all'agenzia France Presse la prefettura di polizia di Parigi, precisando che «la società che gestisce la Torre ha ricevuto una chiamata anonima intorno alle 20.20» da una cabina telefonica della capitale. Sul posto sono stati dispiegati circa 150 uomini tra agenti, militari, e unità speciali della polizia. Un dispositivo che non è stato successivamente rafforzato. Secondo quanto riferito in tarda serata da una giornalista di Bfm-Tv, in diretta dai piedi della Torre, le ispezioni si sono concluse intorno alla23.30. «L'allarme è rientrato e non sono stati trovati pacchi sospetti», ha aggiunto, precisando che i dipendenti del monumento parigino, uno dei più visitati al mondo, sono stati invitati a rientrare nella Torre, che è stata riaperta al pubblico. Ad aggravare la tensione, in questa concitata serata parigina, è stato anche l'annuncio di un secondo pacco sospetto nella stazione di Saint-Michel, proprio a due passi da Notre Dame, nel cuore di Parigi, che è stata evacuata dopo un'altra telefonata anonima. La stazione, in cui normalmente circolano i treni urbani che collegano la capitale alla sua banlieue (Rer), è stata evacuata per circa un quarto d'ora per i collegamenti della linea B e circa un'ora per quelli della linea C. Sabato scorso il capo dell'antiterrorismo francese, Bernard Squarcini, aveva detto che la minaccia di attentati in Francia «non è mai stata così alta». Secondo Squarcini, si tratta di una minaccia tripla, rappresentata «dal francese convertito che si radicalizza e decide di agire da solo; ma anche da al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi), che dispiega un commando per perpetrare un attentato in Francia, e infine i jihadisti, i francesi che partono in Afghanistan o nello Yemen e che tornano agguerriti, per proseguire la loro lotta sul territorio francese». Secondo molti esperti, la Francia, che oggi ha approvato la messa al bando del velo integrale, rischia anche di scatenare l'ira dei fondamentalisti islamici.