Covid. In migliaia scendono in piazza in Francia per protestare contro il Green Pass
A Parigi in migliaia stanno protestando contro l'estensione dell'obbligo del Green Pass
Al grido di "Libertà, libertà" e "Macron, non vogliamo il tuo Green Pass" migliaia di manifestanti hanno marciato, oggi, nelle strade di Parigi e di altre città francesi, Marsiglia, Montpellier, Nantes e Tolosa, per protestare contro l'intenzione del governo di introdurre il "Green Pass" per luoghi al chiuso come ristoranti e l'obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari.
Attivisti di estrema destra e membri del movimento dei gilet gialli sono scesi in piazza contro il testo che introduce per tutti la necessità di avere il "pass" per entrare nei luoghi di intrattenimento. Il Senato francese discute, oggi, la nuova normativa dopo l'approvazione della Camera venerdì scorso. I contagi da coronavirus, in Francia, sono in aumento, come pure le ospedalizzazioni. Con le nuove misure governo sta provando ad accelerare le vaccinazioni per proteggere i più vulnerabili e gli ospedali ed evitare nuovi lockdown.
La polizia ha usato i gas lacrimogeni contro i manifestanti nel centro di Parigi e ha cercato di respingere i cortei vicino alla stazione ferroviaria di Gare Saint-Lazare. In un'altra manifestazione, organizzata da politici di estrema destra, neila zona occidentale di Parigi, chi protestava esibiva cartelli con la scritta "Fermate la dittatura".
A Parigi le forze dell'ordine hanno dovuto ricorrere ai lacrimogeni per tenere a bada migliaia di manifestanti che erano diventati violenti. "Vogliono costringere la gente a fare un vaccino ancora oggetto di studi", ha protestato un manifestante. "Non farò l'iniezione", ha annunciato un'infermiera di 49 anni. "Dovrò cercare un altro lavoro. I miei programmi sono cambiati ma andrò fino in fondo".
La maggior parte dei francesi adulti è completamente vaccinata e, secondo i sondaggi, la maggioranza delle persone sostiene le nuove misure.
La scorsa settimana oltre centomila persone avevano protestato in Francia contro le nuove limitazioni alle libertà personali. Fra di loro vi erano politici e attivisti di estrema destra, come pure altri dimostranti arrabbiati con il presidente Emmanuel Macron, anche per ragioni non legate all'emergenza Covid.
I gilet gialli stanno tentando di utilizzare la protesta contro i provvedimenti del governo in tema di pandemia per ridare smalto al movimento che nel tempo ha perso forza. Partito nel 2018, come rivolta contro il caro vita e l'aumento dei carburanti, che venivano percepiti come ingiustizia economica, il movimento portò avanti due mesi di proteste sfociate in violenze fra dimostranti e polizia, ma perse intensità dopo che il governo francese affrontò molte delle preoccupazioni dei manifestanti.