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Siria. Palmira, «distrutto» anche il tempio di Bel

lunedì 31 agosto 2015
​Nuova devastazione targata Stato Islamico in Siria: i jihadisti, ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo, hanno distrutto gran parte del tempio di Bel a Palmira, considerato il più importante e meglioconservato del sito archeologico. Secondo le prime informazioni raccolte da fonti locali e riportate dalla tv satellitare Al Arabiya, gli uomini del Califfato nero avrebbe minato il sito con oltre 30 tonnellate di esplosivo.
Le notizie che arrivano sono però contraddittorie. Il tempio di Bel a Palmira, in Siria, sarebbe ancora in piedi nonostante l'attacco dei jihadisti dello Stato islamico, che hanno tentato di distruggerlo. Lo riporta la Bbc, che cita il direttore delle Antichità siriane, Maamoun Abdelkarim. Questi ha confermato alla Bbc che c'è stata una forte esplosione nell'area, ma ha precisato che la struttura del tempio, le colonne e l'altare sono intatti. Tuttavia, secondo la Bbc, la zona resta inaccessibile per verifiche sullo stato della struttura e sui danni provocati dall'esplosione. L'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana invece, sia sul sito web in inglese che in quello in arabo, riporta della "distruzione di ampie parti" del tempio. La Sana cita "fonti attendibili da Palmira" che hanno riferito della "distruzione domenica pomeriggio da parte dei terroristi dell'Is di ampie parti del tempio di Bel". Secondo le fonti dell'agenzia, i jihadisti hanno "minato le altre aree del tempio". Il tempio era dedicato a Bel (il "signore"), l'equivalente del greco Zeus, e venne consacrato tra il 32 e il 38 d.C. Nei giorni scorsi era stato distrutto il tempio di Baal Shamin Il 23 agosto, gli uomini di Abu Bakr al Baghdadi avevano distrutto un altro tempio di Palmira, quello di Baal Shamin. Le foto satellitari, diffuse nei giorni scorsi, hanno confermato la distruzione: il tempio è stato raso al suolo. Due giorni dopo la sua distruzione, fotografie postate sui social media hanno mostrato jihadisti sistemare cariche esplosive lungo il perimetro del tempio, risalente a due mila anni fa.
L'Is ha preso il controllo dell'antica Palmira il 21 maggio scorso strappandola alle truppe governative del presidente Basharal Assad. Da allora la città nota anche come "sposa del deserto"è stata oggetto di un sistematico scempio, ma anche di esecuzionidi massa ad opera dei militanti dell'Isis, come l'uccisione di Khaled al Asaad, 82 anni, uno dei massimi esperti siriani di antichità ed ex direttore del sito, decapitato in pubblico ed il suo corpo appeso ad un palo della luce in una piazza.