È di almeno 34 morti e 50 feriti il bilancio dell'attentato suicida compiuto stamani a Rawalpindi, la città satellite di Islamabad, sede del quartier generale dell'esercito pachistano. Alcuni dei feriti sono in gravi condizioni, per cui si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare.Erano circa le 10.45 ora locale quando un kamikaze a bordo di una motocicletta si è fatto esplodere a Mall Road, nei pressi di alberghi, banche, uffici, nella centralissima zona di Rawalpindi Cantonment, dove ci sono alcuni uffici e abitazioni di ufficiali dell'esercito. L'attentatore si è fatto esplodere vicino a una fila di persone che aspettavano fuori da una banca di ricevere stipendi e pensioni. Tra loro vi sono militari e civili e diversi anziani. L'esplosione è stata molto forte, tanto da danneggiare palazzi, abitazioni, uffici, negozi e auto nei pressi. L'intera città, così come Islamabad, è stata posta in stato di allerta. Sul posto gli agenti di polizia hanno ritrovato parti umane che hanno collegato all'attentatore suicida. Non c'è ancora stata nessuna rivendicazione, ma la polizia punta il dito contro i talebani, in particolare quelli del Therik-e-Taliban Pakistan (Ttp), il gruppo che si è reso responsabile di numerosi attentati che in un mese hanno fatto 200 morti. Il governo stamattina aveva deciso di mettere una taglia di 5 milioni di dollari sulla testa di Hakemullah Mehsud, capo del Ttp, al centro, e di altri 18 capi talebani, dell'offensiva che l'esercito sta portando da tre settimane in Sud Waziristan, il distretto tribale ai confini con l'Afghanistan. Il governo tutto ha condannato l'attentato di oggi, confermando che nonostante la ventata di attentati l'offensiva antitalebana nel nord-ovest del Paese non si fermerà. Per ragioni di sicurezza, le Nazioni Unite, sempre oggi, hanno deciso di sospendere alcuni progetti di cooperazione a lungo termine in corso nella Provincia Frontaliera di Nord Ovest (Nwfp), anche se, come ha dichiarato alla stampa Amina Kamaal, portavoce Onu a Islamabad, non è stato deciso quale progetto e che per ora non è in progetto l'uscita del personale non pachistano.