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Pakistan. La 14enne cattolica rapita: il caso di Maira arriva dinanzi all'Alta Corte

Redazione Esteri giovedì 4 giugno 2020

Studentesse pachistane a Islamabad

La famiglia della quattordicenne cattolica Maira Shahbaz, rapita il 28 aprile scorso dal musulmano Mohamad Nakash nei pressi di Faisalabad in Pakistan, ha presentato ricorso in appello all'Alta Corte di Lahore. Il rapitore, già sposato e padre di due figli - ricorda Aiuto alla Chiesa che Soffre -, ha costretto la minorenne al matrimonio e le ha imposto di rinunciare alla fede cattolica. La famiglia dell'adolescente intende così impugnare la sentenza del tribunale di Faisalabad del 5 maggio scorso, secondo la quale Maira avrebbe 19 anni e il matrimonio sarebbe di conseguenza valido. Il legale dei familiari, Khalil Tahir Sandhu, in un colloquio con la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, riferendosi a Nighat Shahbaz, madre della sequestrata, afferma: «Non potete immaginare lo choc di perdere la figlia e ogni contatto con lei». Quanto al merito del giudizio relativo alla minore età dell'adolescente il legale aggiunge: «Ci sono molti punti deboli e lacune negli argomenti dell'avversario».
Sandhu cita un certificato di nascita e altra documentazione ufficiale prodotta dalla scuola e dalla chiesa locali, dai quali si evince che Maira è quattordicenne. Il legale aggiunge che il certificato di matrimonio prodotto in giudizio da Nakash è un falso teso a dimostrare che le presunte nozze sarebbero avvenute lo scorso ottobre. Il sequestratore sostiene inoltre che, indipendentemente dall'età, il matrimonio con Maira è autorizzato dalla consuetudine islamica, la quale lo ritiene valido a condizione che la ragazza abbia avuto il primo ciclo. Secondo l'avvocato Khalil Tahir Sandhu, «in casi come questo quello che spesso vediamo è che, dopo due o tre anni, la ragazza viene restituita alla famiglia». Sandhu è stato ministro per i Diritti umani e le Minoranze del Punjab e compagno di studi di Shahbaz Bhatti, ministro pachistano per le Minoranze barbaramente ucciso nel 2011. Il legale ha intenzione di portare il caso di Maira all'attenzione dell'Assemblea del Punjab.