La polizia pakistana
ha arrestato un cristiano che da tre anni era in fuga per
sottrarsi ad un'accusa di blasfemia. L'uomo, Qaisar Ayub, è
stato fermato a Lahore e si trova nel commissariato di
Talagang, a circa 300 chilometri a sud-est, dove nel 2011 venne
incriminato per aver diffuso sul suo sito web, secondo i suoi
accusatori, un messaggio blasfemo "usando un linguaggio
dispregiativo contro il Profeta dell'islam (Maometto)".
L'accusa di blasfemia in Pakistan espone i cristiani al
rischio estremamente concreto di perdere la vita per la furia
dei musulmani che si fanno giustizia da soli. L'ultimo caso risale al
4 novembre quando una coppia cristiana (la moglie era incinta)
venne linciata da una folla di 1.500 persone e buttata in una
fornace solo perché si era sparsa la voce che i due avevano
gettato una copia del Corano nell'immondizia. La polizia ha
finora arrestato 40 sospetti.