Mondo

Appello all'Europa. Padre Zerai: salviamo i profughi in Libia

martedì 26 agosto 2014
Un nuovo appello all'Europa e alla comunità internazionale per "trovare soluzione alle migliaia di profughi intrappolati nella guerra in Libia": lo lancia don Mussie Zerai, presidente dell'Agenzia Habeshia, rendendo presente la drammatica situazione nel Paese nordafricano. "Ogni giorno - racconta il sacerdote, citato dall'Osservatore Romano - riceviamo telefonate da gente disperata, impaurita, gente con delle ferite nel corpo e nell'anima. Ma è l'indifferenza il peggior nemico che sono costretti a combattere". Secondo quanto riferisce don Zerai, "i profughi e i rifugiati sono stati lasciati in balia delle milizie armate che si combattono tra di loro e costringono i profughi a portare le armi e a morire in una guerra che non li riguarda". A Tripoli, ad esempio, vi sono circa 350 profughi del Corno d'Africa, con molte donne e bambini, chiusi da giorni in un campo sportivo sotto il sole di giorno e al freddo la notte, con poco cibo e acqua. A Misurata circa 600 profughi eritrei vivono in condizioni di totale degrado. A Sebha 20 profughi feriti sono in un ospedale che non può prendersi cura di loro per mancanza di medicine e strumenti. "Ci troviamo di fronte - afferma - a un'Unione africana incapace di proteggere i suoi figli, e ad una Europa preoccupata di difendere il suo benessere".