I mliziani filorussi della regione di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, hanno
annunciato la liberazione di quattro osservatori dell'Osce che
erano stati fermati martedì scorso. Sono stati liberati, ha spiegato
il leader del Fronte popolare di Lugansk, Alexei Cmilenko,
"quando è stato appurato che sono rappresentanti
dell'organizzazione internazionale e non agenti provocatori".
Gli osservatori, un estone, un turco, uno svizzero e un danese,
sono stati avvertiti che non devono spostarsi se non
accompagnati e con la documentazione adeguata".
La notizia è confermata da
fonti diplomatiche occidentali. Ieri Viaceslav Ponomariov, il
sindaco "popolare" di Sloviansk, roccaforte dei separatisti
filorussi nell'est ucraino, lo aveva preannunciato.
Intanto un nuovo caso è stato denunciato dall'Osce e riguarda altri quatto osservatori e un interprete ucraino che sono stati intercettati da
uomini armati ieri a 100 chilometri a nord
di Lugansk, nella città di Severodonetsk. Da quel momento -fa
sapere l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in
Europa- non si sono avuti più contatti con il team.
I frequenti sequestri, spesso accompagnati da informazioni
frammentarie e poco chiare, rendono pericolosa l'attività dei
280 osservatori dell'Osce sprovenienti da 41 Paesi schierati in
Ucraina, di cui 200 civili.