Iniziativa . 30 oratori italiani "gemellati" con Aleppo
I miliziani dello Stato islamico sono appostati a cinquanta metri dalla chiesa, ma loro non si fermano. "Loro" sono i 150 ragazzi siriani che sotto la guida di fra Ibrahim Alsabagh partecipano al campo estivo promosso nella parrocchia di San Francesco ad Aleppo, la città devastata dalla violenza che da mesi si trova nel mirino dei gruppi jihadisti. Dopo l'appello lanciato dal francescano sul sito e dalle pagine di Avvenire per promuovere gemellaggi con oratori estivi italiani, fioccano le adesioni. Sono più di trenta i gruppi che hanno accolto l'invito inviando lettere, disegni, fotografie da condividere con i giovani di Aleppo. "La proposta lanciata grazie ad Avvenire ha ricevuto risposte superiori a qualsiasi aspettativa, che testimoniano il desiderio di conoscere il dramma che si consuma in Siria e di condividere un percorso educativo nel segno della fede in Gesù - racconta Luisa, che coordina dall'Italia l'invio dei messaggi e degli aiuti (ritaluisa.carugati@gmail.com) -. Un segno di speranza e di luce nella lunga notte di Aleppo". Messaggi sono arrivati da vari oratori di Roma e Milano, da Como, Cuorgnè (Torino), San Marino, Rivalta Bormida, Bologna, Marghera-Venezia, San Benedetto del Tronto (AP), S. Severo (Foggia), Brugherio, Carugate, Cormano, Cusano Milanino... Hanno scritto anche i giovani del Collegio Arcivescovile di Seregno (Mi) e i chierichetti della diocesi di Milano. Ecco alcune testimonianzeBrugherio: grazie per la vostra testimonianza Siamo di Brugherio (oratorio San Paolo ) e abbiamo appena concluso l'oratorio con 120 bambini è una ventina di studenti che ci hanno aiutato con giochi, canti e attività varie. Il vostro appello ci ha colpito così tanto che vi inviamo delle foto con dei disegni per ringraziarvi della testimonianza che ogni giorno ci date. Gesù veramente ci accompagni tutti e sia sempre nostro amico Un abbraccio da tutti noi Don Erasmo con mamme e studenti, Brugherio (Milano)Imola: vi ammiriamo per il vostro coraggioCari bambini, frati francescani e volontari che state facendo l’oratorio estivo nella città di Aleppo, un carissimo saluto da tutta l’equipe della Pastorale Giovanile di Imola. Vi scriviamo dopo che abbiamo letto su Avvenire l’articolo che parlava proprio di voi. Siamo ammirati per il vostro coraggio e per la vostra voglia di testimoniare Gesù anche nella difficile realtà di una guerra che sta colpendo il vostro Paese. Abbiamo condiviso l’articolo con tutte le parrocchie della Diocesi di Imola (30 circa) e invitato i parroci e i giovani educatori a stringere un gemellaggio con voi, scrivendovi per raccontarvi cosa stanno facendo qui in estate i bambini e i ragazzi imolesi. Quest’anno il tema di Estate ragazzi 2015 è “La custodia del creato”, un argomento molto caro a Papa Francesco proprio in questo momento, al punto da dedicarci la sua ultima enciclica. Riconoscendo innanzitutto Dio padre come creatore di noi stessi ma anche di tutto ciò che ci circonda, è possibile capire che il creato è un dono che ci è stato affidato e noi siamo perciò corresponsabili del progetto del Signore: ne siamo “custodi”, non predatori. Don Samuele Nannuzzi, Imola Cuorgnè: vogliamo fare qualcosa per Aleppo Scrivo a nome della Parrocchia di San Dalmazzo in Cuorgnè (Torino). La situazione dei cristiani in Medio Oriente ci angoscia da tempo e ci chiedevamo cosa potevamo fare. L'articolo su Avvenire è stata un po' una folgorazione. Stiamo facendo il centro estivo e faremo una serie di campi scuola in montagna nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Ci piacerebbe tantissimo far sentire i nostri sentimenti di vicinanza ai ragazzi dell'oratorio di San Francesco, di chiedere di cosa han bisogno, insomma di fare qualcosa per loro. Cosa possiamo fare? Alberto Lagna e l'oratorio di Cuorgnè (Torino)Carugate: sarete nelle nostre preghiere Siamo l'Oratorio Don Bosco di Carugate della Parrocchia S.Andrea Apostolo, alla periferia di Milano. Lo slogan di quest'anno del nostro Oratorio feriale è "Tutti a tavola", proposto a tutti gli oratori della Lombardia. Per riflettere sulle nostre tavole sempre imbandite, a volte anche del superfluo, e per portare i nostri ragazzi a capire che "non di solo pane" si vive, ma anche di parole, condivisione, gesti e sguardi verso qualche cosa/ qualcuno di più importante. Anche le nostre giornate sono scandite da giochi, tornei, preghiere, gite e molto altro. Un momento particolare del nostro Oratorio è la "foto del giovedì" legata al tema del cibo. Dalla foto potete vedere anche i nostri numeri: 731 ragazzi, 7 educatori, un prete, 198 animatori adolescenti e moltissimi volontari adulti. Siamo felici di questa proposta di gemellaggio e sicuramente sarete nelle nostre preghiere. Don Simone, gli educatori e tutto l'Oratorio di Carugate (Milano)San Marino: ora diciamo grazie per ciò che abbiamo Siamo una piccola cooperativa educativa che opera da anni sul territorio sammarinese. Aiamo anche noi partiti con la sezione rivolta ai bimbi delle elementari e poi con i bimbi della materna. Ma il trascorrere del tempo, le poche adesioni ricevute, lo Stato che qua regna sovrano e ci mette i bastoni tra le ruote, ci ha fatto partire cercando di ridarci le ragioni di ciò che stavamo facendo. Siamo commossi dal fatto che il desiderio che muove Fra Ibrahim è esattamente quello che per anni ha mosso noi, sebbene ci troviamo in una situazione apparentemente totalmente opposta alla loro. Vedere in quelle foto la gioia che in quella giornata hanno vissuto ha ridestato in noi la gratitudine per ciò che abbiamo per le mani e ci ha rimessi al lavoro con una domanda più chiara e più baldanzosa. Alessandra, San MarinoRoma: grazie per la forza che ci infondete Sono Enrico, il direttore dell'oratorio della parrocchia di San Bruno alla Pisana a Roma. Vi ringrazio per tutto ciò che fate e per la forza che ci infondete con la vostra testimonianza. Preghiamo per voi, per la vostra missione e per i vostri bambini. Enrico Chirico Pisacane, RomaRivalta Bormida: vi auguriamo di vincere la battaglia La nostra parrocchia si trova nel nord dell'Italia, a Rivalta Bormida, siamo 70 tra educatori e ragazzi. Le attività che proponiamo sono tante come quella di teatro o di ballo e tutti insieme facciamo i compiti, giochiamo e... facciamo merenda!!! Due volte al giorno ci rechiamo in chiesa e chiediamo a Gesù che ci aiuti ad affrontare al meglio i giorni del centro estivo. Ci dispiace per la vostra difficile situazione ma vi auguriamo di cuore di vincere la battaglia, non quella inutile dei terroristi ma quella iniziata aprendo il centro estivo! Oratorio Chiara Luce Badano, Parrocchia San Michele Arca, Rivalta Bormida (Alessandria) Riccardo, Serena e Matteo: speriamo che la guerra finisca presto Siamo 3 fratelli, Riccardo (9 anni), Serena (7) e Matteo (5). Abitiamo vicino a Bologna. La nostra mamma ha letto sul giornale che i frati della vostra chiesa hanno proposto di scambiarci foto e racconti dell'oratorio estivo. Vi raccontiamo volentieri quello che facciamo noi Riccardo e Serena, perchè Matteo è ancora piccolo e durante il giorno resta a casa con la mamma. Da noi si chiama "Estate ragazzi" e dura 3 settimane, dopo la fine della scuola. Ogni estate gli organizzatori decidono un "tema", di solito un personaggio biblico, quest'anno è stata scelta la figura di Giuseppe dell'Antico Testamento. I bambini vengono divisi in 4 squadre, quando ci troviamo al mattino facciamo dei balli, poi guardiamo delle recite sulla storia di Giuseppe; poi andiamo in chiesa a dire una preghiera. Dopo il pranzo facciamo dei laboratori bellissimi dove costruiamo braccialetti e tante altre cose. Speriamo che da voi la guerra finisca presto; preghiamo tanto per voi. Speriamo che Gesù vi salvi tutti. Vi vogliamo tanto bene. Riccardo, Serena e MatteoRoma: preghiamo per voi Sono la responsabile dell'Oratorio di Santa Croce in Gerusalemme di Roma, oggi in oratorio abbiamo parlato della storia di Aleppo attraverso l'articolo di Avvenire, e i bambini ne sono rimasti davvero colpiti, abbiamo pregato per voi ma soprattutto abbiamo imparato davvero tanto. Ilaria Sorrentino, RomaRoma: un segno di amicizia Sono il parroco della comunità cristiana di San Leonardo Murialdo in Roma. Abbiamo letto della proposta di gemellaggio con la parrocchia di Aleppo in Siria, per affiancare nella amicizia e speranza i ragazzi siriani. Dopo averne parlato con i bambini, gli animatori e i collaboratori adulti, abbiamo scritto (ogni categoria delle quattro squadre) una lettera in segno di amicizia... Affidiamo ciascuno al Padre buono, ogni bene dal Cielo per voi tutti. Don Sandro Girodo, Roma Ecco la lettera inviata da fra Ibrahim in risposta ai numerosi messaggi pervenuti dall'Italia. "Vorremmo poter fare di più per i nostri bambini"Carissimi amici della Parrocchia di S. Francesco ad Aleppo, è un miracolo poter aver qualche minuto di collegamento internet per leggere alcuni messaggi e poter rispondere. Questi giorni sono stati giorni molto, molto turbolenti… Si parla di 400 missili e bombe caduti sulla nostra zona, controllata dall’esercito regolare. Ci sono stati, come potete immaginare, tanti morti e feriti… tante nuove storie di grande sofferenza. Noi della parrocchia però, “come bimbo svezzato in braccio a sua madre…”, continuiamo il cammino dell’abbandono fiducioso nelle mani del nostro Padre celeste, consegnando a Lui tutto il nostro essere, i nostri parrocchiani e tutte le persone che gravitano attorno a noi. È infatti vero che tutto il Mistero si nasconde in questo gesto di consegna fiduciosa, nell’abbandono fra le mani del Signore. Allo stesso tempo, noi continuiamo con forza, con piccoli passi, ma sicuri, i nostri progetti già cominciati: l’oratorio estivo, gli incontri dei fidanzati, i preparativi per celebrare il venticinquesimo e il cinquantesimo di matrimonio, gli incontri post-matrimoniali e… perfino le visite nelle case, per la benedizione e la preghiera con le famiglie. Ieri, nonostante tutte le difficoltà, ho potuto visitare due famiglie dopo la Messa serale e sono tornato la sera tardi al convento… incantato, pieno di gioia e di stupore per la fede che ho visto operare nelle nostre famiglie. Grazie per tutto quello che fate per noi… Continuiamo ad essere uniti quotidianamente nella Santa Messa e nel cammino di fede universale, cammino che facciamo insieme, proprio perché Corpo mistico di Cristo!