Olanda. Dalle ferrovie risarcimenti per gli ebrei deportati
Ebrei deportati al campo di transito olandese di Westerbork
Per la prima volta, le ferrovie olandesi indennizzeranno i parenti degli ebrei deportati nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda guerra mondiale. A dare l'annuncio è stata la compagnia nazionale Nederlandse Spoorwegen (Ns), dopo colloqui tra il suo rappresentante Roger van Boxtel e l'ex fisioterapista dell'Ajax, Salo Muller. Dal 2017 Muller chiede un indennizzo alla Ns, che sui suoi treni nel 1941 trasportò i genitori da Amsterdam al campo di transito di Westerbork, nel nord dell'Olanda. Dopo nove settimane, la coppia fu trasferita nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia, dove fu uccisa nelle camere a gas. Le ferrovie olandesi durante la guerra guadagnarono ingenti somme trasportando gli ebrei verso i campi di morte e in passato si sono scusate per questo, ma finora avevano rifiutato di pagare risarcimenti individuali alle vittime e alle loro famiglie.
"Abbiamo deciso di non scontrarci legalmente, ma di creare una commissione", ha dichiarato Van Boxtel ai media olandesi, per "stabilire come istituire un modo per risarcire individualmente le persone colpite". Come varie compagnie olandesi, anche le ferrovie collaborarono con i nazisti dopo l'invasione nel maggio 1940. Trasportando le famiglie ebree a Westerbork guadagnarono una cifra equivalente a circa 2,5 milioni di euro, hanno calcolato i media olandesi. In totale, secondo l’Afp, circa 107mila dei 140mila ebrei che vivevano in Olanda furono portati nel campo di transito, prima di essere trasferiti in campi della morte come Auschwitz, Sobibor e Bergen-Belsen. Tra le vittime più note fu Anna Frank, autrice del diario diventato un simbolo della tragedia dell'Olocausto, portata a Westerbork all'inizio dell'agosto 1944.
Muller ha definito l'annuncio della compagnia "straordinario", "un risultato che avevo osato sognare ma che non mi aspettavo". "Significa che Ns riconosce che la sofferenza non è svanita, che continua per molti ebrei", ha aggiunto Muller, dicendosi felice che la compagnia "abbia ammesso di dover pagare i danni per motivi morali". Nel 2005 le ferrovie olandesi si erano scusate per le proprie azioni durante la Seconda guerra mondiale e avevano partecipato a vari progetti per commemorare le vittime, tra cui un finanziamento da un milione di euro per il restauro del campo di Westerbork.