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LOTTA AL TERRORISMO. Sorpresa in Afghanistan Obama ringrazia le truppe

venerdì 3 dicembre 2010
Le forze americane impegnate in Afghanistan «sono lanciate all'offensiva, ma la guerra è difficile, ci aspettano giorni difficili». Ma alla fine «vinceremo». Lo ha detto Barack Obama parlando alle truppe americane nella base di Bagram, dove il presidente è atterrato per una visita lampo a sorpresa, tesa a portare «il ringraziamento mio, della mia famiglia e di 300 milioni di americani» ai soldati al fronte in questo periodo di festa.«Non lasceremo che questo Paese torni a diventare un nascondiglio per i terroristi», ha aggiunto Obama, sottolineando come, dopo la sua decisione di aumentare le truppe in Afghanistan, «vi siete lanciati nell'offensiva, stanchi di stare sulla difensiva, e oggi siamo orgogliosi che vi siano meno zone sotto il controllo dei talebani». Ma i «progressi vanno avanti lentamente» e «con un prezzo molto pesante», ha detto ancora Obama ricordando le troppe lettere che deve firmare, come comandante in capo, alle famiglie dei soldati caduti.Il presidente, alla sua seconda visita a Kabul, ha passato tre ore presso la base aerea di Bagram, dove ha parlato in videoconferenza con il presidente afgano Hamid Karzai. Il maltempo ha infatti impedito a Obama di recarsi in elicottero nel centro della città.Le condizioni metereologiche non hanno permesso il trasferimento a Kabul, che dista una cinquantina di chilometri dalla base, per l'incontro che, secondo quanto scriveva l'inviato del New York Times, si sarebbe dovuto svolgere nel palazzo presidenziale. I media americani hanno mostrato le immagini del presidente americano che scendeva dall'aereo militare, indossando il giubbotto dell'aeronautica, accolto dal generale David Petraeus, il comandante della forze Nato. Un portavoce della Casa Bianca, Ben Rhodes, ha spiegato ai giornalisti che la visita di oggi «è stata preparata già dal mese scorso» proprio come saluto ai militari durante il periodo delle feste.«Il presidente ha voluto trovare del tempo tra il Ringraziamento e Natale da trascorrere insieme con le truppe e i nostri civili in Afghanistan - ha detto - un modo per dire loro buone feste».CRESCITA E OCCUPAZIONE I BISOGNI PIU' URGENTI«La crescita e l'occupazione sono i nostri bisogni più urgenti, la priorità». «Se vogliamo un'America che sia in grado di competere non possiamo permettere che il nostro debito ci trascini verso il basso», faccia da zavorra e «dobbiamo corregge la traiettoria fiscale». Lo afferma in una nota il presidente americano Barack Obama, ringranziando i componenti della commissione bipartisan per la responsabilità fiscale e le riforme «per l'importante lavoro fatto nel delineare la sfida davanti a noi». La commissione non ha ottenuto i 14 voti necessari per far sì che il piano presentato per il risanamento dei conti pubblici approdasse in Congresso sotto forma di raccomandazioni. Il progetto è contenuto in 59 pagine. La bocciatura ha spinto alcuni dei componenti della commissione a chiedere al Congresso e al presidente Barack Obama un'azione forte per affrontare il nodo dei conti pubblici. Fra coloro che hanno votato a favore del piano Richard Durbin, senatore democratico dell'Illinois. «Prendiamo in prestito 40 cent per ogni dollaro che spendiamo: non è sostenibile», osserva Durbin. Nell'invitare la commissione ad appoggiare il piano Erskine Bowles, uno dei due presidenti della commissione, ha messo in evidenza come «il non agire non è più un'opzione».