Barack Obama torna in clima pre-elettorale. Parlando in maniche di camicia a una festa del sindacato di Milwaukee, in Wisconsin, a 58 giorni dalle elezioni di midterm, accusa i repubblicani «di saper dire solo no» e non fare nulla «per aiutare i lavoratori». «Anche quando sono d'accordo - attacca Obama - dicono sempre di no. Preferiscono guadagnare qualche punto prima delle elezioni, invece di risolvere i problemi. Noi diciamo, sì possiamo, loro no, mai». Quindi, in occasione del «Labor Day», dopo aver annunciato un piano ambizioso di opere pubbliche, Obama rivendica il suo impegno quotidiano per ricostruire l'economia americana ancora in forte crisi. E per farlo, chiarisce Obama, bisogna sostenere la classe media, così come accadeva in passato, ai temi dei suoi nonni. «L'America non può avere una forte economia senza una forte 'middle class', senza assicurare opportunità di successo a chi - sottolinea il presidente - anche se di umili origini, vuole lavorare duro per garantire un futuro ai propri figli. È stato così ai temi dei miei nonni, tornerà ad esserlo anche in futuro».Cinquanta miliardi di dollari in sei anni per le infrastrutture e cento miliardi in dieci per le imprese che fanno innovazione e ricerca. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, annuncia un piano straordinario contro la crisi. Come se non bastasse sono previsti sconti fiscali per 100 miliardi di dollari in 10 anni alle aziende che investono in ricerca. Ma da subito un grande piano d'infrastrutture, per 50 miliardi di dollari in sei anni, allo scopo di rilanciare il settore del trasporto su terra, in particolare l'alta velocità. Una pioggia di dollari pubblici per spronare l'economia statunitense ancora in crisi e soprattutto creare immediatamente nuovi posti di lavoro. È la ricetta del presidente Barack Obama che, a sole otto settimane dal voto di medio termine, si gioca tutte le sue carte per dare vigore a una crescita ancora debole. Sa bene che la sfida alle prossime elezioni di novembre si giocherà tutta sui temi economici e da oggi cercherà con tutte le sue forze di recuperare lo scarto, almeno 7 punti, che ancora divide i democratici dai repubblicani. Pagare i conti, mantenere il posto di lavoro, o trovarne uno nuovo per chi l'ha perso, sono queste le vere priorità degli americani. Il piano per essere attuato avrà bisogno del via libera del Congresso. Prevede la costruzione o il rinnovamento di oltre 240mila chilometri di strade, 200 chilometri di piste aeroportuali e circa 6mila chilometri di ferrovia per le nuove linee ad alta velocità. Uno sforzo che non rimarrà isolato. Il presidente dedicherà tutta la settimana a illustrare le sue proposte cercando di smuovere i sondaggi di popolarità che lo vedono ancora al 42%, il minimo storico da quando è stato eletto. Dopo Milwaukee, il presidente sarà mercoledì a Cleveland, Ohio, e venerdì prossimo terrà una conferenza stampa tutta centrata su questi temi. La sua priorità assoluta è cercare di ridurre entro il 2 novembre quel 9,6%, che è il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, anche correndo il rischio di aumentare il deficit pubblico.