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ALLA CASA BIANCA. Obama abbraccia Berlusconi: «Italia alleato cruciale»

martedì 16 giugno 2009
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricevuto ieri a Washington un'accoglienza particolarmente calorosa dal presidente americano Barack Obama, con cui ha discusso temi di politica estera e di economia. "Ho dato il benvenuto a Silvio Berlusconi che è un grande amico", ha detto Obama, aprendo la conferenza stampa nello Studio Ovale della Casa Bianca al termine dei colloqui con il premier italiano. "Spero di instaurare con lui un rapporto personale e diretto".Il primo incontro ufficiale fra i due, durato oltre due ore, si è aperto da subito in modo molto cordiale, con Obama che ha accolto il collega mettendogli entrambe le mani sulle spalle e dicendogli: "È un piacere vederti, amico mio". Berlusconi aveva instaurato un rapporto particolarmente stretto con il predecessore di Obama, George W. Bush, e nella precedente visita a Washington a ridosso delle ultime elezioni americane aveva espresso il suo appoggio per il candidato repubblicano, John McCain.Dal canto suo, Obama non ha mostrato interesse a incontrare il capo del governo italiano nella sua recente visita in Europa ed era stato fra i pochissimi senatori a restare a braccia conserte mentre i suoi colleghi applaudivano al termine del discorso che Berlusconi aveva fatto davanti al Congresso americano nel 2006.Ieri, però, i rapporti sono sembrati più cordiali e nella conferenza stampa davanti ai giornalisti i due leader si sono scambiati complimenti reciproci e parole lusinghiere. ""Ringrazio il mio grande amico Berlusconi, che ha rafforzato la collaborazione esistente e che c'è sempre stata tra i nostri paesi. Ringrazio Berlusconi per la sua leadership e per tutto ciò che ha fatto. I legami tra i nostri paesi sonostati e sono fortissimi, i nostri accordi bilaterali sono tra i più saldi del mondo".", ha detto Obama. "Sono qui a collaborare con Obama, come ho fatto con (Bill) Clinton e con Bush'", gli ha risposto Berlusconi.Il clima di collaborazione si è tradotto in fatti, con il presidente del Consiglio che ha garantito al leader americano la disponibilità ad accogliere tre prigionieri provenienti da Guantanamo, il carcere per presunti terroristi che Obama ha promesso di chiudere entro il prossimo gennaio. "Vogliamo essere il primo paese che dà una mano per quanto riguarda la necessaria chiusura della prigione di Guantanamo", ha detto Berlusconi.L'inquilino di Palazzo Chigi ha anche assicurato all'alleato d'oltreoceano il supporto italiano per stabilizzare la situazione militare in Afghanistan durante le elezioni (a Kabul saranno oltre 500 i militari italiani a essere impegnati nel periodo delle elezioni afgane che si terranno il prossimo 20 agosto con la disponibilità a rendere permanente questo nuovo contingente). incrementare gli aiuti al Pakistan e facilitare le relazioni con la Russia. "Abbiamo risolto le situazioni che interessavano agli Stati Uniti", ha detto Berlusconi.Sul fronte economico, i due leader hanno discusso i dettagli dei temi che saranno al centro del prossimo G8 a L'Aquila, fra cui le nuove regole per i mercati, i temi climatici e ambientali e gli aiuti allo sviluppo all'Africa. "Abbiamo parlato della necessità di un corpus di principi e regole per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro", ha detto Berlusconi riferendosi alla crisi che ha colpito i mercati finanziari lo scorso autunno. "Spero che il G8 serva anche a rilanciare i negoziati del Doha round", ha aggiunto.Al termine del colloquio con Obama, Berlusconi si è recato a Capitol Hill, dove era atteso dalla speaker Nancy Pelosi. Anche qui il premier ha ricevuto una calorosa accoglienza dalla presidente del Congresso che, oltre a definire l'Italia "il miglior amico" degli Stati Uniti all'interno della Nato, ha espresso la sua solidarietà per il terremoto che lo scorso 6 aprile ha colpito l'Abruzzo.In chiusura della visita a Washington, il premier ha visitato la National Gallery, dove è temporaneamente esposto un trittico del `400 di proprietà del museo de L'Aquila, prestato in segno di riconoscenza per le generose offerte americane per la ricostruzione post-terremoto.Dopo aver ammirato l'opera di un seguace dell'artista senese Taddeo di Bartolo, Berlusconi è ripartito alla volta dell'aeroporto. E in un moto di evidente soddisfazione per la visita appena conclusa, ha salutato i giornalisti mostrando il pollice alzato da dietro il finestrino blindato della sua macchina.