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TRAGEDIA. Sisma in Nuova Zelanda Oltre 65 le vittime

martedì 22 febbraio 2011
Un nuovo potente terremoto ha colpito oggi Christchurch, nell'Isola del Sud della Nuova Zelanda, ancora più devastante di quello del 4 settembre scorso, con la conferma di almeno 65 morti e di distruzioni estese. Il sisma, di bassa profondità (circa 4 km) e magnitudo 6.3 gradi Richter, ha colpito la città di 375 mila abitanti alle 12:51 locali (00.51 in Italia), con epicentro a 5 km di distanza dal centro cittadino. Una portavoce della polizia ha confermato che vi sono "vittime multiple" in diverse località e molti edifici sono rasi al suolo. Due autobus sono rimasti schiacciati sotto palazzi crollati. Vi sono notizie di incendi in edifici del centro e di molte persone intrappolate sotto le macerie. Secondo testimoni, riferisce Radio New Zealand, nell'intero centro città la circolazione è completamente bloccata, mentre le persone cercano di evacuare e andare a controllare le condizioni delle loro case. La maggior parte dei semafori è fuori uso e le auto debbono farsi strada fra la folla di persone a piedi. Molti pedoni restano immobili sui marciapiedi con lo sguardo nel vuoto, apparentemente sotto shock.Il sisma, che data la scarsa profondità è stato più distruttivo di quello di magnitudo 7.1 dello scorso settembre, ha scosso la città nell'ora di punta. La scossa è durata circa un minuto ed è stata estremamente violenta, scuotendo gli edifici avanti e indietro. Sono seguite due repliche, di magnitudo seguita una scossa di assestamento di magnitudo 5.6 e 5.5. Testimoni oculari descrivono la scena come "orrenda" e le immagini tv mostrano auto sepolte sotto le macerie e persone ferite aiutate ad allontanarsi per strada. Decine di persone sono ancora intrappolate sotto le macerie. Molti edifici storici, compresa la cattedrale anglicana, cuore di Christchurch, sono ridotti in macerie e le strade sono allagate dall'acqua che si riversa dalle condutture spaccate. Interrotte nell'80% della città le linee telefoniche ed elettriche. La polizia ha avvisato che tutto il centro è in via di evacuazione, con l'eccezione dell'ospedale centrale, che rimane finora operativo benché danneggiato. Tutto il personale disponibile è impegnato nei soccorsi ed è stato chiamato l'esercito a dare assistenza. Gli ospedali in tutta l'Isola del Sud vengono preparati a ricevere i feriti. Vi sono notizie non confermate secondo cui non vi sarebbero più ambulanze disponibili e i poliziotti avrebbero cominciato a evacuare i feriti con le loro auto. L'aeroporto locale è chiuso ed i voli sono deviati sulla capitale Wellington. La Nuova Zelanda, stato insulare posto sull'incontro delle piattaforme tettoniche indo-australiana e del Pacifico, registra in media più di 14 mila terremoti l'anno, di cui circa 20 raggiungono magnitudo 5 o superiore.OLTRE 150 INTRAPPOLATI FRA MACERIE Sono fra 150 e 200 le persone ancora intrappolate sotto gli edifici crollati nel devastante terremoto di bassa profondità e magnitudo 6,3, che ha colpito oggi alle 12:41, ora di punta la seconda città della Nuova Zelanda, Christchurch nell'isola del sud, di 380 mila abitanti. Lo ha detto a Radio New Zealand il sindaco di Christchurch Bob Parker, che ha proclamato lo stato d'urgenza che chiude l'accesso al centro città per garantire la sicurezza del pubblico e permettere alle squadre di soccorso di operare. In precedenza il premier neozelandese John Key aveva riferito che il bilancio dei morti è finora di 65 ed è destinato a salire.