Al vertice italo-francese sono stati firmati 20 accordi, segno della «collaborazione concreta» tra i due Paesi. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa a Parigi con il presidente francese Nicolas Sarkozy. «Rendo omaggio alla decisione storica del Governo italiano e del presidente Berlusconi di fare la scelta del nucleare, una decisione che avvicina Francia e Italia». Lo ha detto il presidente francese Sarkozy, aprendo la conferenza stampa congiunta.
Gli accordi: nucleare. «Da oggi sono 11 gli accordi firmati per il rientro dell'Italia nel nucleare. Gli accordi sono a livello di industria, formazione e sicurezza. Parte il sistema industriale-nucleare italo-francese». Così il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, prima della sigla delle intese tra aziende italiane e francesi. «L'obiettivo è – dice Scajola – raggiungere entro il 2030 il 25% di produzione elettrica con il nucleare ma anche lavorare insieme per la costruzione di centrali in Paesi terzi. Già oggi sono 30 le aziende italiane impegnate in questo obiettivo». Scajola spiega che si tratta di una «"partnership paritaria per avere una possiblità di sfida contro i cambiamenti climatici, garantirel'energia e difendere l'ambiente». Nel dettaglio, il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e il suo collega francese Jean-Louis Borloo, hanno firmato un protocollo d'intesa che istituisce fra i due Paesi un regolare sistema di scambio di informazioni e di esperti in materia di sicurezza nucleare, facilitando la collaborazione fra le due agenzie nazionali competenti in materia, l'Ispra e l'Asn. Contestualmente, le due agenzie hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato allo scambio di informazioni nelle questioni relative alla scelta dei siti, alla costruzione, la messa in opera e la dismissione di impianti nucleari, il ciclo del combustibile, la gestione dei rifiuti radioattivi, la protezione radiologica nei settorindustiale, della ricerca e della salute. La Prestigiacomo, a margine della conferenza stampa, ha confermato che l'accordo prevede l'individuazione di 4 siti in Italia e 5 in Francia.
La ristrutturazione della chiesa di S. Maria all'Aquila. I ministri degli Esteri di Italia e Francia, rispettivamente Franco Frattini e Bernard Kouchner, affiancati dal titolare della Cultura Sandro Bondi, hanno firmato un accordo per il restauro della chiesa di Santa Maria del Suffragio dell'Aquila, gravemente danneggiata dal terremoto di un anno fa. Con l'intesa sottoscritta a margine del vertice Italia-Francia a Parigi, il governo francese si impegna a finanziare il restauro con 3,2 milioni di euro, circa le metà del costo totale.
L'aiuto alla Grecia. Italia e Francia hanno il dovere e l'interesse a salvaguardare la Grecia per evitare conseguenze negative sulle loro economie e sull'euro. Lo ha detto Berlusconi nella conferenza stampa all'Eliseo. A un giornalista che gli chiedeva se esiste un asse Francia-Italia per ils ostegno alla Grecia, il premier per l'appunto ha risposto: «Confermo. C'è la volontà di lavorare insieme».