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Rapporto Onu. Nord Corea, lavori forzati all'estero

giovedì 29 ottobre 2015
Decine di migliaia di nordcoreani vengono mandati dal regime a lavorare all'estero, in condizioni simili ai lavori forzati, per aggirare le sanzioni dell'Onu e guadagnare moneta straniera per le casse del Paese per un ammontare di circa 1,2-2,3 miliardi di dollari all'anno. Lo denuncia il relatore speciale dell'Onu per i diritti umani in Corea del Nord, Marzuki Darusman, in un rapporto all'Assemblea generale. In una conferenza stampa Darusman ha spiegato che i lavoratori guadagnano in media 120-150 dollari al mese, non ricevono abbastanza cibo e sono a volte obbligati a lavorare più di 20 ore al giorno.Secondo diversi studi, ha aggiunto, sono oltre 50mila i nordcoreani che lavorano in Paesi stranieri, la maggior parte in Cina e Russia, ma anche in altri Paesi dell'Asia, Africa, Medio Oriente ed Europa.