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Chiesa nel mirino. In Nigeria liberati i due claretiani rapiti nel Plateau

giovedì 8 febbraio 2024

Padre Ken Kanwa e padre Jude Nwachukwu

Sono stati rilasciati i due claretiani rapiti la notte del primo febbraio nello Stato del Plateau nella Nigeria centrale. Padre Ken Kanwa Cmf (Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria), parroco della chiesa St. Vincent De Paul Fier, diocesi di Pankshin dello Stato di Plateau, e il suo assistente padre Jude Nwachukwu Cmf hanno ritrovato la libertà quando i loro sequestratori li hanno rilasciati. Da tempo la piaga dei rapimenti a scopo di estorsione è diventata endemica in tutta la Nigeria. Sacerdoti e religiosi vengono sequestrati come pure tanti altri normali cittadini. Non ci sono notizie del pagamento di riscatto.
In una dichiarazione riportata dall’agenzia Fides - che ha pubblicato la notizia della liberazione dei due sacerdoti - dal direttore nazionale delle comunicazioni sociali padre Michael Umoh, la Conferenza episcopale della Nigeria ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza nella Federazione. “Il nostro Paese si trova in una situazione davvero spiacevole in questo momento”, ha dichiarato padre Umoh. “E non è il momento della politica, della religione o della tribù. La questione è tra il male e il bene, è solo tra l’oscurità e la luce”.
Umoh ha ricordato il recente rapimento di scolari: “Abbiamo sentito parlare di scolari rapiti. E non è stato fatto davvero nulla. Non abbiamo visto il governo uscire con tutte le sue forze per condannare questa situazione sgradevole”. L’allarme lanciato dai vescovi nigeriani è tanto più comprensibile se si pensa che la piaga dei rapimenti sta avendo un forte impatto economico sia sulle singole famiglie che sull’economia della Nigeria.
Per molte famiglie nigeriane quando un loro congiunto viene rapito significa entrare in una spirale di negoziazioni per il riscatto che spesso ammonta a somme che vanno oltre le loro capacità finanziarie. I rapitori rapiscono sia i ricchi che i poveri senza risparmiare nessuno. Molte famiglie dei sequestrati si sono così indebitate e costrette a vendere beni o a lasciare il lavoro, sconvolgendo le loro vite. Vi sono poi altri costi nascosti, come le cure mediche per gli ostaggi rilasciati che aggravano il fardello.

Secondo quanto riporta la stampa nigeriana tra luglio 2022 e giugno dello scorso anno, 3.620 persone sono state rapite in 582 episodi di sequestro. Si calcola che siano stati chiesti complessivamente almeno 5 miliardi di naira di riscatti dei quali sono stati effettivamente pagati almeno 302 milioni di naira Tuttavia, questa cifra potrebbe essere più elevata perché non tutti i sequestri sono stati denunciati alle autorità.
Un fenomeno criminale che ha complicità di alto livello nelle banche attraverso le quali la maggior parte dei riscatti vengono pagati. Come riporta un articolo di The Nation in Nigeria vi sono 133 milioni di titolari di conti bancari, di cui cinque milioni sono falsi.
Le banche utilizzano carte d'identità rubate di persone morte per aprire conti che vengono utilizzati dai rapitori per ricevere i pagamenti dei riscatto.