Nigeria. Liberi parroco e il suo assistente
Padre Kingsley Eze
La vicenda è finita bene. Sono stati rilasciati incolumi padre Kingsley Eze e Uchenna Newman, rispettivamente il parroco di chiesa di San Michele di Umuekebi e il suo accompagnatore, rapiti il 30 novembre a Umuekebi, Osuoweerre, nell'area governativa locale di Isiala Mbano dello Stato di Imo, nella Nigeria sud-orientale. Il rilascio di padre Eze, popolarmente noto come padre Ichie, e di Uchenna Newman è stato annunciato l’8 dicembre.
Secondo la stampa nigeriana e come riferisce l'agenzia Fides, i rapitori avrebbero contattato la moglie di Uchenna Newman, alla quale avrebbero chiesto un riscatto di 50 milioni Naira (circa 58.850 Euro) per liberare il marito e il sacerdote. Somma poi ridotta in comunicazioni successive a 10 milioni di Naira (11.769 Euro).
Sempre secondo la stampa locale sarebbe stata infine pagata ai rapitori la somma di 500.000 Naira (582 Euro) come riscatto. Anche l’automobile sulla quale viaggiavano i due uomini è stata recuperata.
Il rapimento di padre Eze va inquadrato nel generale deterioramento delle condizioni di sicurezza nello Stato di Imo come anche in altri Stati del sud-est della Nigeria, con frequenti attacchi da parte di persone armate. Gli attacchi spesso prendono di mira agenzie di sicurezza, funzionari e strutture governativi.
Il rapimento del sacerdote e del suo accompagnatore è avvenuto tre giorni dopo che presunti membri del popolo indigeno del Biafra (IPOB), hanno ucciso due ufficiali di polizia.
Due settimane fa uomini armati hanno rapito e poi ucciso il sovrano tradizionale della comunità di Otulu.
L'Ipob lotta per formare lo Stato indipendente del Biafra, ricavato dalla separazione dal resto della federazione nigeriana del sud-est e di alcune parti del meridione della Nigeria.