Generale a riposo, il 72enne
Muhammadu Buhari ha già guidato la Nigeria, per due anni e con pugno
di ferro, dopo il golpe militare del 1983. Sconfitto alle ultime tre
elezioni, si è presentato alla testa del Congresso di tutti i progressisti
(Apc) che riunisce tre partiti di opposizione.
Nato nello Stato settentrionale a maggioranza musulmana di Katsina,
Buhari fu coinvolto in un colpo di Stato nel 1975 e quello stesso anno
diventò governatore dello Stato nord orientale di Borno. Quell'area è
oggi una delle più colpite dalla violenza degli
estremisti islamici di
Boko Haram che l'ex generale promette di sconfiggere, rafforzando
esercito e polizia. Nel suo curriculum può vantare un addestramento
militare in Nigeria e all'estero: Gran Bretagna, India e Stati Uniti.
Di etnia fulani, Buhari è un musulmano sunnita. Sposato due volte, è
padre di dieci figli.
Al voto del 2011 promise di instaurare la legge
islamica nel nord musulmano e dopo la sconfitta elettorale
suoi
seguaci si macchiarono di violenze anticristiane, con un migliaio di
morti e 700 chiese distrutte. Questa volta
promette libertà religiosa,
si presenta assieme ad
un vicepresidente cristiano e si è impegnato
assieme al presidente uscente Goodluck Jonathan a impedire ogni
violenza post elettorale.