Nigeria. Buhari dichiarato vincitore delle presidenziali. Nuovi attacchi: 29 i morti
Muhammadu Buhari è stato confermato alla presidenza della Nigeria (Ansa)
Il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, è stato ufficialmente dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali di sabato scorso e conquista così il suo secondo mandato alla guida della più popoloso Paese africano. "Mi sento profondamente onorato per il fatto che mi abbiate considerato degno di continuare a servirvi", ha dichiarato Buhari rivolgendosi ai suoi sostenitori dalla sede del suo partito, il Congresso di tutti i progressisti (Apc). Buhari ha promesso, nel suo nuovo mandato, più sicurezza, un'economia più forte, un governo inclusivo.
Secondo dati ufficiali della Commissione elettorale, Buhari si è imposto in 19 dei 36 Stati del Paese, per un totale di 15,1 milioni di voti contro gli 11,2 milioni assegnati all'avversario ed ex vicepresidente Atiku Abubakar, che ha vinto in 17 Stati oltre che nel Territorio della capitale federale Abuja. Il partito che fa capo ad Abubakar, il Partito democratico del popolo (Pdp) non ha riconosciuto i risultati del voto ed ha minacciato di adire le vie legali. "È chiaro che in molti Stati ci sono state illeciti palesi e premeditati che annullano i risultati annunciati", ha scritto su Twitter il candidato sconfitto.
L’annuncio dei risultati elettorali è stato accompagnato dall’ennesima ondata di violenza nel Paese in cui il terrorismo islamista di Boko Haram continua a mietere vittime. Nello Stato settentrionale di Kaduna la polizia ha confermato che 29 persone, tra cui un poliziotto, sono state uccise in una serie di attacchi armati. "Due poliziotti sono stati feriti e 40 case sono state bruciate durante gli attacchi contro quattro villaggi nell'area di Kajuru", ha precisato il capo della polizia di Stato Ahmad Abdur-Rahman, secondo il quale uomini armati sono andati di villaggio in villaggio, hanno bruciato case e ucciso persone. "Questo tipo di carneficina deve finire, le forze dell'ordine non tollereranno mai più queste assurdità", ha detto Abdur-Rahman, aggiungendo che il dispiegamento di più agenti di sicurezza ha riportato la situazione sotto controllo. Si è trattato della seconda ondata di attacchi nello Stato in un mese. Lo scorso 15 febbraio un gruppo di uomini armati non identificati ha assaltato otto villaggi nell'area di Kajuru, provocando oltre 130 morti.